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G Guido Pinchetti
BS (BS)

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26/04/2013
Categoria: Pittori, Scultori, Fotografi

Opere inserite: 41

Visualizzazioni profilo: 3821

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Data di nascita: 11/02/1956
Residenza: BS - BS
Telefono: 3462162681


NAVIGANDO UNA LACRIMA HO SOLCATO IL TUO VISO

 (…)Per certi versi dipingere per me è come navigare l’emozione di una lacrima alle cui trasparenze si aggiungono lacrime di colore che scorrono sulla tela o, nel caso dei disegni, gocce d’inchiostro scaturite dal minuscolo occhio della penna biro. Questa è l’essenza stessa dei miei ritratti che solcando un foglio di carta o una tela tracciano rotte per descrivere volumi e spazi capaci di definire i confini di un volto e della propria anima(…)

Considero un ritratto terminato solo quando, distintamente, ne percepisco l’anima.

  Ricordo la profonda emozione che provai, molti anni fa, trovandomi di fronte ad un ritratto di Raffaello, conosciuto col titolo “la muta”che si trova a Urbino presso la Galleria Nazionale delle Marche. Era la prima volta che potevo vedere un ritratto di Raffaello autentico e, nonostante non fosse il più famoso, ancor prima di capire chi fosse l’autore, mi resi conto dell’ importanza dell’ opera. Dopo l’ iniziale smarrimento dovuto all’ intensità del ritratto, chiedendomi chi fosse la donna ritratta, provai a riflettere sul titolo “la muta ”, appunto che certo non poteva rispondere alla mia domanda in quanto ne forniva una connotazione e non l’ identificazione di uno specifico personaggio storico., ovvero il nome e il cognome, oppure il titolo nobiliare o altro. Il titolo col quale si conosce il ritratto è conciso, secco, evidente e inequivocabile. Mi venne immediatamente da pensare che ogni ritratto, a prescindere da chi rappresenta e da come lo rappresenta è muto. I ritratti non parlano, possono comunicare tantissimo, ma non parlano. Perfino “l’ urlo” di  Edvard Munch non emette alcun suono. Non a caso quando si parla di ritratti ci si riferisce alle arti visive. Nei disegni e nei dipinti l’ unico senso che viene coinvolto è la vista, gli altri non hanno alcuna utilità al fine di contemplare l’opera. Da questa considerazione ovvia ne conseguono altre di altrettanta ovvietà. Un ritratto non solo non emette suoni, ma non è neppure in grado di ascoltarli e ancor meno di comprenderli. Un ritratto non è una persona, ma ne è solo una rappresentazione più o meno fedele. In questo senso l’ opera di   René Magritte ceci n’est pas une pipe” chiarisce molto bene la differenza tra oggetto (soggetto nel caso del ritratto) reale e sua rappresentazione. Tale considerazione vale anche per il ritratto fotografico. Le mie considerazioni non possono che approdare a quella che valuto più rilevante e cioè che se è vero che noi possiamo guardare un ritratto, è assolutamente evidente che un ritratto non può vedere noi. Ho sempre considerato Amedeo Modigliani uno dei più grandi ritrattisti proprio per la magia comunicativa che hanno i volti da lui dipinti. Una delle sue caratteristiche stilistiche era, per alcuni suoi ritratti, quella di non dipingere gli occhi, o meglio di non definirli bene o, in alcuni casi, di sostituirli con delle fessure scure. Incredibile quanto questo semplice espediente riesca a produrre sensazioni tanto intense. In questo caso il ritratto non ti vede, a maggior ragione perché non ha gli occhi. Eppure uno sguardo senza occhi è di una profondità infinita. E’ come dilatare le pupille fino a cercare di cogliere l’ultimo fotone dell’universo, dilatarle fino ad inglobare l’iride e la cornea. Impossibile non precipitare in uno sguardo tanto profondo. Uno sguardo teso a cogliere l’universo inevitabilmente  cattura anche te. Inutile tentare di fuggirlo. Guardare significa esattamente questo, portare tutto ciò che ci appare davanti, dentro a noi stessi. L’ ingresso attraverso cui avviene questa introiezione sono gli occhi. Gli occhi assimilano tutto senza fare uscire nulla, o meglio quasi nulla. Le uniche cose tangibili che possono normalmente uscire dagli occhi sono le lacrime. Se si escludono le irritazioni causate da agenti esterni, le lacrime sono l’evidente conseguenza di una forte emozione. Possiamo quindi dire che una lacrima è un universo che racchiude una o più emozioni, ma è anche un universo chimico e fisico. La sua tendenza è ad assumere una forma sferica a modello dei corpi celesti, ma sferica anche come l’occhio che l’ha generata. Un piccolo globo costituito da un unico oceano. Navigare questo oceano significa affrontare le incognite della scoperta, esplorare l’ignoto e cullarsi su onde già precedentemente comprese. Per certi versi dipingere per me è navigare l’emozione di una lacrima alle cui trasparenze si aggiungono lacrime di colore che scorrono sulla tela o, nel caso dei disegni, gocce d’inchiostro scaturite dal minuscolo occhio della penna biro. Questa è l’essenza stessa dei miei ritratti che solcando un foglio di carta o una tela tracciano rotte per descrivere volumi e spazi capaci di definire i confini di un volto e della propria anima. In questo senso amo definirmi un dilettante, per il piacere (diletto) di compiere questo viaggio, questa navigazione alla ricerca di ciò che in un viso si percepisce senza vedere. Considero un ritratto terminato solo quando, distintamente, ne percepisco l’anima.

Navigando una lacrima ho solcato il tuo viso.

 Guido Pinchetti

  • Angelina Jolie
  • RITRATTO 14
  • GINO STRADA
  • ritratto 22
  • venere delle roccia
  • venere delle sabbia

Commenti sulle opere di G:

 Tenerissimo..e molto ben disegnato!


commento di Aguiar sull'opera Lince cucciolo - giovedì 02 maggio 2013 alle ore 19:37

 Turbinio di linee e gioco virtuoso di curve!


commento di Aguiar sull'opera Ritratto1 - giovedì 02 maggio 2013 alle ore 19:42

 Bellissima...sembra un dipinto..


commento di Sf sull'opera INVERNO 1 - martedì 07 maggio 2013 alle ore 14:23

mi piace moltissimo.


commento di Maurizio Viero sull'opera NUDO - mercoledì 15 maggio 2013 alle ore 11:34

Bravissimo


commento di Intarsiatore sull'opera FRANCESCA E LA LUNA - mercoledì 29 maggio 2013 alle ore 17:31

 sono arrivata da poco e fra tante bellezze  vorrei vedere con calma tela dopo tela...come dire?   gustarmi ..? ho scoperto e visto opere non so come definire ,talmente particolari e belle che danno da pensare....ritratto 18 che meraviglia.!..come dico sempre non sono brava con le parole  però mi emoziona e questo credo dipenda dall'artista.Grazie dell'accoglienza e dei voti...prometto di fare sempre meglio.lieta.


commento di Tica sull'opera RITRATTO 18 - mercoledì 28 agosto 2013 alle ore 16:57

stupendo


commento di Gianfranco Pisano sull'opera GALOPPO - sabato 10 maggio 2014 alle ore 19:23

 La tragica fine della moglie di Modigliani non ha posto fine alla leggenda del pittore e della sua famiglia. La figlia Janne, che viveva fortunatamente presso un parente, si è salvata e per lungo tempo ha difeso la memoria del padre ed ha verificato  l'autenticità delle opere che venivano attribuite a suo padre.

Belli i tuoi ritratti. Forse non è la prima volta che ti commento. Baldo (qui Mario32)


commento di Mario32 sull'opera RITRATTO DI JEANNE HEBUTERNE - martedì 13 maggio 2014 alle ore 12:04
Ciao... ti ho già detto che sei bravo??? Beh sei proprio bravo!!! Complimenti per tutte le opere che hai realizzato . Saluti Paola
commento di Paolart67 sull'opera SALVADOR DALI' - martedì 27 maggio 2014 alle ore 14:31

 Ciao, posso avere il prezzo fisso del tuo lavoro tramite e-mail:pascloupat@gmail.com


commento di Contattami Via E-mail: Pa sull'opera RITRATTO 25 - domenica 20 settembre 2020 alle ore 19:47

 Buongiorno Posso ottenere il prezzo fisso per il tuo lavoro tramite e-mail:lonsentxav@gmail.com


commento di Contattami Via E-mail: Lo sull'opera John Lennon - domenica 20 dicembre 2020 alle ore 18:51
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