Call for entry #11 periferie

Call for entry #11 periferie Segnalato da Luisa Briganti

Luisa Briganti

Categoria: Concorsi

Data: dal 10 agosto 2022 al 23 settembre 2022

Indirizzo: via biagio pallai 12

Provincia: Roma

Orario di apertura: dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00

Come arrivare: tram 8, bus h,44,791,792,33,31,88,

Sito internet: https://www.csfadams.it/eventi/call-for-entry-11-le-periferie/

Referente: luisa briganti

Per informazioni: 3385785977

E-mail: csfadams@gmail.com


 Nascono potenze e nobiltà, feroci, nei mucchi di tuguri, nei luoghi sconfinati dove credi che la città finisca, e dove invece ricomincia, nemica, ricomincia per migliaia di volte, con ponti e labirinti, cantieri e sterri, dietro mareggiate di grattacieli, che coprono interi orizzonti.

Pier Paolo Pasolini (1922-1975)

 Per il poeta, la periferia diventa la vera protagonista di un viaggio di ricerca e di scoperta, che lo accompagnerà fino alla tragica fine. Gli spazi delle periferie, paesaggi inquietanti dimenticati da tutti, dagli orizzonti che si perdono. Pasolini ha incessantemente elaborato un’idea di marginalità sociale e di confinamento spaziale come possibilità di verità e di significato. La periferia è perciò topos connotativo dell’intera vicenda pasoliniana: non solo tema e ambientazione privilegiato, ma condensato simbolico del sacro, dell’altro. Pasolini e le periferie del mondo, del diverso, polo essenziale di uno schema binario tipicamente modernista che si apre incessantemente alla relazione, al dialogo, all’alterità. Molteplici le accezioni della periferia raccontata da Pasolini non solo come luogo antropico e sociale, ma anche come metafora del decentrato, del diverso, dell’impuro, e come significante stesso di un’alterità in perenne tensione antagonista. Pasolini risemantizza il concetto stesso di periferia, in senso antropologico, culturale, linguistico, ribaltando la marginalità in valore, l’alterità in conferimento di senso. La periferia come sacralità immanente in quanto luogo dell’umano e del mitologico, la periferia come altrove necessario, spazio antropico e identitario dell’incontro e della relazione con l’altro. La periferia come luogo di incontro tra sacro e profano. Le parole di Pier Paolo Pasolini poeta, intellettuale anticonformista, regista, narratore e cantore delle periferie, degli sconciati, dei diseredati, della civiltà dell’innocenza e di quella contadina, sono ancora oggi le uni­che che ci guidano, illuminandoci, nella fitta nebbia del finto progresso, della finta libertà, del Capi­tale e del pensiero unico.

La verità non sta in un solo sogno ma in molti sogni. Bandiera Rossa, ridiventa straccio, e il più povero ti sventoli.

Pier Paolo Pasolini (1922-1975)

 

Deadline 23 settembre 2022   
Comunicazione partecipanti 30 settembre 2022
Vernissage 13 ottobre 2022 ore 19:00
Esposizione dal 14 ottobre al 4 novembre 2022 



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