Furere: tra follia e onirico

Segnalato da Mv Eventi

Mv Eventi

Categoria: Mostre

Data: dal 24 novembre 2013 al 06 gennaio 2014

Indirizzo: piazza Cavour

Provincia: Padova

Orario di apertura: dal martedì alla domenica 10.00 -12.30 / 15.30 -19.00

Sito internet: www.mveventi.com


 La follia è solo una maggiore acutezza dei sensi
Alda Merini

Furere, dal latino, essere folli.
Il progetto espositivo, presentato dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova in occasione della quarta edizione del RAM, l'ambizioso contenitore culturale di eventi e manifestazioni dedicati al contemporaneo in città, affronta un'indagine sulla follia nel contesto dell'espressione artistica.
La mostra, curata da MV Eventi di Lonigo (VI) ed Enrica Feltracco, dal 24 novembre 2013 al 6 gennaio 2014 presso la Galleria Cavour offrirà al pubblico un excursus culturale dai laboratori di arte intesa come “supporto” alla terapia e svolti in collaborazione con il Dipartimento Interaziendale di Salute Mentale dell’Azienda ULSS 16 e dell’Azienda Ospedaliera di Padova, passando attraverso la visione onirica del sogno e del disagio, fino all'indagine sulla lucida follia del XXI secolo, con l'esposizione, tra le altre, di opere di Ligabue, Dalì, Ernst, Bacon, Nitsch, Brus, Tancredi, Schifano, Baj, di giovani promesse dell'arte italiana come Enrico Ferrarini, Nina Nasilli, Fabio Panichi, Manuela Luzi, Andrea Meneghetti, Gabriele Brucceri, Guido Airoldi e con una sezione interamente dedicata al lavoro dell’artista padovano Michele Sambin.
«Un progetto espositivo articolato e ben costruito - nota al proposito l’Assessore alla Cultura Andrea Colasio - attorno al tema della follia e del sogno, scelto quest'ultimo a rappresentare anche l'edizione 2013 di RAM. Una imperdibile opportunità per rileggere alcuni capolavori del Novecento nel contesto di una riflessione più ampia, volta a valorizzare il lavoro svolto nel nostro territorio all'interno delle strutture che si occupano di arte-terapia.»
«L'esposizione - spiega Matteo Vanzan di MV Eventi - non si prefigge l'obiettivo di dare risposte, ma porre molti quesiti su come una tematica così profonda e sentita sia interpretabile sotto diverse chiavi di lettura, offrendo spunti per la riflessione personale anche attraverso incontri con medici e professori che sezioneranno i vari volti della follia.»
Un viaggio attraverso l'inconscio con più di 40 opere, citazioni, gigantografie e video documentari , con l'obiettivo di capire se l'arte può essere strumento per esprimere, senza condizioni, uno stato della mente.
Emblematico fu infatti l'esperimento condotto nel 1956 presso il Manicomio di San Giacomo della Tomba dal medico Mario Marini che dimostrò, attraverso la libera espressione pittorica dei pazienti, come «la natura avesse voluto fare un grande esperimento mettendo a nudo, sul tavolo anatomico quelle strutture dell'inconscio che diversamente sarebbero rimaste occulte» (Vittorino Andreoli, Un secolo di follia, Rizzoli). Marini, che abolì ogni sorta di influenza o condizionamento nella loro libera espressione artistica, in soli sette mesi raccolse una produzione che servì per un'esposizione di quaranta opere a Verona, inaugurata il 2 novembre 1957.
L'arte diventa quindi un medium che amplifica la realtà, creando un nuovo "canale mentale" in grado di aprirsi a nuove esperienze, stimoli visivi, reali o evocati dalla memoria, che eccitano il sistema nervoso dell'artista al momento della creazione.
Esistono artisti che dipingono ciò che vedono, altri che dipingono ciò che ricordano o che immaginano, creando una sottile linea di demarcazione tra gli «artisti sani che capiamo essere matti solo leggendo le loro opere e invece ci sono creatori folli che riescono a mascherare le loro deviazioni sulla tela, altri ancora che danno libero sfogo al loro tormento». (Vittorio Sgarbi).
Main sponsor della mostra saranno Khriò Woman Shoes, brand marchigiano di calzature tutto al femminile e Digitaly.



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