L’archeoartista: i colori della storia

Segnalato da Cizzart

Cizzart

Categoria: Mostre

Data: dal 31 maggio 2014 al 07 giugno 2014

Indirizzo: Piazzale Giolitti, Calitri

Provincia: Avellino

Orario di apertura: 19,00 - 21,00 (lun-ven) 18,00 - 21,00 (sab-dom)

Come arrivare: Scrivimi via email per informazioni su come raggiungere Calitri.

Sito internet: www.cizzart.it

Referente: Francesco Roselli

E-mail: francesco@cizzart.it


L’esposizione ripercorre dodici dei quindici anni della vita creativa dell’artista, iniziata nell’estate 1999. Sono proposti esclusivamente quei paesaggi ispirati dalla storia e dall’archeologia, passioni che coltiva fin da piccolo.

Fino al 2007, l’influenza di queste due materie sulla sua arte è piuttosto limitata, poiché ispirato più dai suoi colori e dalla semplicità della natura.

Negli anni successivi i disegni acquistano sempre più carattere storico, la creatività è alimentata dalla lettura di romanzi storici, articoli di settore, e dalle visite ai parchi archeologici.

Le suggestioni suscitate da tutto questo sono poi raccontate attraverso il filtro dell’immaginazione, utilizzando il paesaggio come teatro della propria simbologia e creatività.

Nel tempo sono stati approfonditi temi e culture diverse come la cultura greca, popolo creativo e geniale che ha influenzato tutto il Mediterraneo, la grande civiltà dell’antica Roma. Periodicamente, si è lasciato ammaliare dalla profonda cultura celtica, in particolare dall’aspetto religioso, e con entusiasmo, negli ultimi anni, la storia sannita, della tribù hirpina in particolare, realizzando paesaggi ricchi di simbologie antiche, oltre che concettualmente complessi.

L’esposizione artistica è volta anche ad incuriosire e informare i visitatori circa i luoghi, i popoli e le idee che hanno portato a creare i vari disegni presenti, ognuno accompagnato da una didascalia esplicativa che ne spieghi il significato.

La mostra sarà chiusa con la presentazione del romanzo storico “Viteliù, il nome della libertà” dello scrittore molisano Nicola Mastronardi.

L’autore ambienta la narrazione vent’anni dopo i fatti della “guerra sociale”, combattuta da molti popoli italici contro Roma, nel I sec. A.C.

Un viaggio lungo l’Appennino sulle tracce delle proprie origini, attraversando montagne, per giungere nel Sannio ferito da secoli di conflitti con l’Urbe.

Un romanzo storico all’interno di un evento artistico ispirato dalla storia.



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