Les coulers des petites choses

Les coulers des petites choses Segnalato da Chiara11

Chiara11

Categoria: Mostre

Data: dal 18 marzo 2019 al 23 marzo 2019

Indirizzo: VIA MARGUTTA, N 43

Provincia: Roma

Orario di apertura: Lunedì 15.00 – 19.30 - Mart.- Sab. 10.00 – 13.30 , 15.00 – 19.30

Come arrivare: METRO A, PIAZZA DI SPAGNA. METRO A, PIAZZA DEL POPOLO

Sito internet: www.sestosensoartgallery.net

Referente: barbara tamburro

Per informazioni: 3497075469

E-mail: spiezia.mariachiara@gmail.com


  6°Senso Art Gallery in occasione del Mese della Fotografia a Roma, organizzata dall’Associazione Faro Fotografia è lieta di invitarvi alla mostra personale del giovane fotografo Paolo Raeli : Le coulers des petites choses, a cura di Barbara Tamburro e Maria Chiara Spiezia, il 18 Marzo alle 18.00, in Via Margutta 43, Roma. Protagoniste della mostra cinque fotografie in dialogo con la pittura di Antonio Tamburro, che focalizzano l’attenzione su dettagli che appaiono ormai dimenticati. Un incontro tra due artisti, lontani nel tempo, per tecnica, stile ed esperienza, ma vicini nel raccontare il sapore delle piccole cose e delle conoscenze minute della vita vera. In un tempo sovresposto e bramoso di tecnologia, la vista del mare, una corsa sotto la pioggia verso la luce, il colore e il sapore delle città al tramonto, riacquistano dignità negli scatti di Raeli. Una selezione di fotografie che rappresentano un esplicito invito ad alzare la testa e il naso dallo smartphone e osservare le opere d’arte e di fotografia reali, non archiviate in un cellulare dove nascono e muoiono simultaneamente.  <<In un’ epoca in cui s’immagina la fotografia come atteggiamento compulsivo, ossessivo, fatto di mille click e con poco contatto, insipiente come un like, Raeli in evidente ossimoro con i suoi migliaia di follower, considerato il fotografo delle emozioni, per la prima volta espone in Via Margutta restituendo un’anima e un corpo alle sue opere, meticoloso e poetico nei suoi scatti ferma nell’obbiettivo una dimensione perduta che è allo stesso tempo ha acquisito tutto il potere di una dimensione agognata. Un genere fotografico romantico con infiltrazioni di luce e sfocatura che intraprende la strada che va verso la sostanza della fotografia,  prima di tutto emozione, anima e cuore  che megapixel. I dettagli  nelle opere come nelle foto sono come fili  invisibili che collegano ciò che è lontano nel tempo e nello spazio e immettono le opere nel mondo, un esposizione che mira a recuperare un rapporto diretto con i particolari, con le fotografie, con le opere che a ben vedere sono vicine ai giovani d’oggi, in tempi di populismo evocare qualcosa che richiede felicità suona strano in un mondo iper-digitalizzato. Molti si chiederanno: “è questa la felicità?”. Ebbene sì, in questi scatti viene racchiusa l’essenza della vita, il colore delle piccole cose che in fondo sono le grandi cose e, in questo momento storico, ciò che conta davvero, ritornano le parole di Fernardo Pessoa: << Benedetti siano gli istanti, e i millimetri e le ombre delle piccole cose >>. 6°Senso Art Gallery in occasione del Mese della Fotografia a Roma, organizzata dall’Associazione Faro Fotografia è lieta di invitarvi alla mostra personale del giovane fotografo Paolo Raeli : Le coulers des petites choses, a cura di Barbara Tamburro e Maria Chiara Spiezia, il 18 Marzo alle 18.00, in Via Margutta 43, Roma. Protagoniste della mostra cinque fotografie in dialogo con la pittura di Antonio Tamburro, che focalizzano l’attenzione su dettagli che appaiono ormai dimenticati. Un incontro tra due artisti, lontani nel tempo, per tecnica, stile ed esperienza, ma vicini nel raccontare il sapore delle piccole cose e delle conoscenze minute della vita vera. In un tempo sovresposto e bramoso di tecnologia, la vista del mare, una corsa sotto la pioggia verso la luce, il colore e il sapore delle città al tramonto, riacquistano dignità negli scatti di Raeli. Una selezione di fotografie che rappresentano un esplicito invito ad alzare la testa e il naso dallo smartphone e osservare le opere d’arte e di fotografia reali, non archiviate in un cellulare dove nascono e muoiono simultaneamente.  <<In un’ epoca in cui s’immagina la fotografia come atteggiamento compulsivo, ossessivo, fatto di mille click e con poco contatto, insipiente come un like, Raeli in evidente ossimoro con i suoi migliaia di follower, considerato il fotografo delle emozioni, per la prima volta espone in Via Margutta restituendo un’anima e un corpo alle sue opere, meticoloso e poetico nei suoi scatti ferma nell’obbiettivo una dimensione perduta che è allo stesso tempo ha acquisito tutto il potere di una dimensione agognata. Un genere fotografico romantico con infiltrazioni di luce e sfocatura che intraprende la strada che va verso la sostanza della fotografia,  prima di tutto emozione, anima e cuore  che megapixel. I dettagli  nelle opere come nelle foto sono come fili  invisibili che collegano ciò che è lontano nel tempo e nello spazio e immettono le opere nel mondo, un esposizione che mira a recuperare un rapporto diretto con i particolari, con le fotografie, con le opere che a ben vedere sono vicine ai giovani d’oggi, in tempi di populismo evocare qualcosa che richiede felicità suona strano in un mondo iper-digitalizzato. Molti si chiederanno: “è questa la felicità?”. Ebbene sì, in questi scatti viene racchiusa l’essenza della vita, il colore delle piccole cose che in fondo sono le grandi cose e, in questo momento storico, ciò che conta davvero, ritornano le parole di Fernardo Pessoa: << Benedetti siano gli istanti, e i millimetri e le ombre delle piccole cose >>.

 



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