Segni, mostra personale di constantin stan neacsu

Segnalato da Satura Art Gallery

Satura Art Gallery

Categoria: Mostre

Data: dal 21 marzo 2015 al 01 aprile 2015

Indirizzo: Piazza Stella 5/1, Genova 16123

Provincia: Genova

Orario di apertura: Inaugurazione 21 marzo ore 17.00. Aperta da martedì a venerdì ore 9.30-12.30 e 15-19; sabato 15-19

Sito internet: www.satura.it

Referente: Mario Napoli

Per informazioni: 010 2468284

E-mail: info@satura.it


 Energia, colore, fibre naturali aggrappate alla tela nell'intenzione di estrarre in volumetria un segno rapido-informale, che è anche nodo centrale di quest'azione pittorica fondata su un pensiero plastico. Ulteriori presupposti non occorrono per inserire l'astrazione definita da Constantin Stan Neacsu in una sorta di bilinguismo espressionista costruito a partire dal gesto, dal colore schizzato a creare masse o altrimenti steso con la logica di campiture mobili, all'interno delle quali è la texture impressa dal pennello a validare enfaticamente il suo stesso passaggio.

Azzardare sull'atto produttivo, saperlo fare con le giuste proporzioni, questo porta con facilità l'artista romeno a bucare l'essenza di un colore saldamente ancorato alla visione bidimensionale. A superare pertanto i limiti costitutivi della pittura. Quelle fibre naturali poco prima citate hanno già assunto un ruolo principale, intrecci di paglia imbevuta di colore che incitano l'action painting di Pollock o del primo Congdon ad essere oggetto del desiderio di una vera aspirazione fisica (opportunamente distanziata dallo Spazialismo), e l'operazione pittorica a spostarsi per gran parte sul piano dell'oggettiva tangibilità, dove nulla è più (o almeno solo) finzione cromatica. In questa ideale cultura visiva sorgono strutture, pareti di percettivo realismo, create unicamente da una manifesta disposizione caso-istintuale nei confronti della materia.

Dall'estroflessione delle masse dipinte alla costituzione di un campo di scoperta ben più ampio, dove “pittorico” è il modo per relazionarsi a qualcosa che può confondere e disorientare, puntellando in maniera piuttosto persistente i rapporti di percezione tra materia volumetrica (realmente esistente) e materia piatta (potenzialmente esistente). Risolvendo, senza sconti, il gap tra concretezza e finzione. (Testo critico a cura di Andrea Rossetti)



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