Ultimi giorni per visitare la mostra di maria poggi cavalletti a venezia

Ultimi giorni per visitare la mostra di maria poggi cavalletti a venezia Segnalato da Studio Pierrepi

Studio Pierrepi

Categoria: Mostre

Data: dal 09 novembre 2017 al 16 novembre 2017

Indirizzo: Campo della Carita, 1046

Provincia: Venezia

Orario di apertura: 10:00 - 19:30


La Galleria Itinerarte di Venezia ospita, fino a giovedì 16 novembre, la personale di Maria Poggi Cavalletti, pittrice nata a Bologna, ma cresciuta tra Parigi e New York che vanta un solido curriculum anche nel mondo della moda, come creatrice e stilista per Capucine, Diana d’Este, Anna Marchetti, L’Orangerie.

Campo d’elezione dell’attività pittorica di Maria Poggi Cavalletti è la ritrattistica, nella quale l’artista riesce ad imprigionare la vitalità, la forza, la personalità dei soggetti e l’impatto che hanno su di lei. Le opere esprimono il tentativo da parte della pittrice di cogliere il fascino, l’intelligenza, l’atteggiamento e la sensualità dei soggetti ritratti. Sono descritti non solo i volti ma le figure, il movimento non finito ma da finire, perché non tutto è descritto a volte, ma solo accennato.

Nella sua pittura si colgono sensazioni di freschezza, di sensibilità e bellezza, echi del mondo della moda dal quale l’artista proviene.

«Il senso del colore, la sensibilità verso gli accostamenti e le gradazioni, oltre che da un’intima percezione, mi viene dall’esperienza nella moda – racconta l’artista – Si pensi a come nella moda tanto viene giocato sul “ton sur ton”, forma e fondo su uno scarto di tono dello stesso colore, o lo stesso colore su consistenze differenti, come seta su organza. La moda mi ha dato anche la velocità di esecuzione dello schizzo, e il senso della sua utilità: lo schizzo è il ragionamento, l’elaborazione progettuale per il dipinto vero e proprio. Nei miei ritratti e opere, il colore infine deve rispettare i miei canoni di armonia e deve in qualche modo caratterizzare il soggetto».

Le opere richiamano anche i grandi ritrattisti dei decenni fra belle époque e prima degli anni ruggenti, perché l’artista, inserisce i personaggi che sceglie in una visione mondana che li designa e li riconosce come modelli di bon-ton, fascino e decoro. I suoi quadri, per usare le parole del critico Francesco Giulio Farachi non riconducono solo alla sfera privata e personale della persona ritratta, ma ricreano uno spicchio di mondo e di realtà che sono di questo tempo e di questo spazio vitale, esprimono un originale punto di vista sull’essenza unica, singolare, per ognuno peculiare, dell’umanità.



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