Vanda massa iori, intime visioni

Vanda massa iori, intime visioni Segnalato da Chiara.serri

Chiara.serri

Categoria: Mostre

Data: dal 01 novembre 2010 al 21 novembre 2010

Indirizzo: Piazza XXIV Maggio, 1/H

Provincia: Reggio Emilia

Orario di apertura: da martedì a domenica ore 10.00-13.00 e 17.00-20.00

Sito internet: www.riccardovarini.it

Referente: Riccardo Varini

Per informazioni: 347 8231189

E-mail: riccardovarini@gmail.com


Dopo il successo riscosso nel 2008, la Galleria Torno Subito di Riccardo Varini presenta, dal 1 al 21 novembre, le Intime visioni di Vanda Massa Iori, poetessa, scrittrice e fotografa reggiana, che ha dedicato gran parte della sua vita all’arte e alla cultura.
La mostra, patrocinata dal Comune di Reggio Emilia (Assessorato alla Cultura), recupera una trentina di fotografie, realizzate nei primi anni ’70 e oggi ristampate su carta cotone, ma anche alcuni provini originali, sui quali l’artista ha annotato il luogo e la data dello scatto.
«Immagini di una semplicità evocativa - scrive Antonio Contiero - nelle quali sono racchiusi alcuni frammenti di un dialogo intenso, interiore, che ha sempre accompagnato il lavoro di Vanda Massa Iori».
Le sue fotografie, scattate nel giardino di casa e “rubate” all’album di famiglia, non sono immagini antiche, ma «esprimono un tempo moderno qualche istante prima della rivoluzione», prima dell’avvento del computer e del digitale.
Opere che, come spiega Riccardo Varini, sono state selezionate con cura, «non tanto per proporre un’ennesima ricerca del tempo perduto, ma per scavare in profondità l’animo della poetessa, amante di tutta l’arte, ancor prima che fotografa».
La mostra, che sarà inaugurata lunedì 1 novembre alle ore 17.00, sarà visitabile fino al 21 novembre 2010, da martedì a domenica con orario 10.00-13.00 e 17.00-20.00.
Vanda Massa Iori nasce a Reggio Emilia nel 1929. Interessata alla scrittura, alla poesia e alla fotografia, pur senza ritenersi un’artista, ha esposto le sue opere al Caffè Arti e Mestieri e alla Galleria Torno Subito. «Sarebbe ora - ripete spesso - che le persone pensassero un po’ di più, non dico all’Arte, ma a quelle piccole cose che danno sapore alla vita».
 



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