“Poeta” 31/01/08 Conduttore di un mezzo chiamato poesia trasmettitore di emozioni nate da unioni di parole forse vittima della sua pazzia consapevole della sua malinconia gioca solo con i suoi pensieri senza interpreti o spettatori si leggono solo le conclusioni che posso variare dagli umori ruba attimi ai lettori inconsapevoli cavie per dolci sensazioni non sempre vien compreso solo lui sopporta il peso ora torno al mio pensiero il respiro è più sereno dedico questo verso sincero ai conduttori sparsi tra gli avanzi che in questi anni pazzi crescono come matti forse un giorno un raggio illuminerà qualche nuovo saggio e sarà un omaggio per contemplare il suo passaggio. (Carlo T.)