Biblioteca Gramsciana

Biblioteca Gramsciana
Ales (OR)

Iscritto dal
01/07/2014
Categoria: Associazioni Culturali

Visualizzazioni profilo: 578




Residenza: Ales - OR

 L’istituzione della Biblioteca Gramsciana è dovuta ad un’intuizione di Luigi Manias, sulla scorta però di un’esigenza diffusa e condivisa nell’ambito dell’associazionismo culturale ad Ales alla fine degli anni ‘80. Allora si avvertiva la pressante necessità che l’opera e il pensiero di Antonio Gramsci dovesse trovare, con un’attività a carattere eminentemente pratico ma durevole e stabile, nel luogo che gli ha dato i natali, efficaci condizioni di diffusione. In verità un’altra forte sollecitazione a favore della costituzione di una istituzione bibliotecaria dedicata a Gramsci proveniva dallo straordinario rigoglio negli ultimi anni ‘80 di importanti studi bibliografici, che sarebbero poi culminati nell’ormai sterminata e onnicomprensiva bibliografia online, termometro attendibile nel tempo dei picchi e flessioni della fortuna dell’opera gramsciana, confermandone, comunque, la dimensione planetaria.
Nel 1989 Luigi Manias riteneva dunque che la forma concreta di questa iniziativa poteva essere quella di una biblioteca specializzata, a connotazione multimediale, articolata in più sezioni, che rendesse fruibile, soprattutto, ma non solo agli utenti sardi, oltre all’opera gramsciana anche congrua parte dell’immane mole di monografie e saggi erotti in alcuni decenni dall’esegesi gramsciana. Inoltre ciò che si intendeva realizzare era, una volta che il fondo avesse raggiunto un’adeguata consistenza, un accesso preferenziale al patrimonio documentario della Biblioteca Gramsciana, sia per l’utente locale che per il remoto. Questo sito risponde a questo obiettivo.
La costituzione della Biblioteca Gramsciana ha ricevuto al suo nascere, da più parti, ampi consensi e incoraggiamenti: Joseph Buttegieg e Giorgio Baratta dell’International Gramsci Society; Maria Luisa Righi e Dario Massimi della Fondazione Istituto Gramsci di Roma; singoli studiosi come Peter Jehle; importanti personaggi dell’editoria italiana come Roberto Cerati. Si è confidato molto nell’entusiasmo volontaristico che ha contraddistinto gli esordi della Biblioteca Gramsciana, come l’appello pubblicato sul primo numero del notiziario dell’International Gramsci Society che sollecitava gli studiosi gramsciani a inviare alla Biblioteca le proprie opere. Ma la formazione di un fondo librario non poteva essere affidata alla saltuarietà della donazione; doveva essere invece l’esito di una politica strutturata delle acquisizioni. Più in generale si è ravvisata l’esigenza che un servizio culturale qualificato e continuativo, come è oggi la Biblioteca Gramsciana, doveva raccordarsi a precise competenze professionali. Infatti sin dal 1997 la titolarità della Biblioteca Gramsciana è dell’attuale gestore, la NUR, un’azienda specializzata da oltre 13 anni nell’ambito dell’erogazione di servizi culturali; supportata dal 26 aprile 2007, in funzione di advocacy, dalla Biblioteca Gramsciana ONLUS (B.G.O.).

Banner pubblicitari
Sostengono IoArte
Siti Amici