Elena Mutinelli

Elena Mutinelli Elena Mutinelli
Verderio (LC)

Iscritto dal
23/01/2019
Categoria: Pittori, Scultori

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Data di nascita: 04/07/1967
Residenza: Verderio - LC

BIOGRAFIA

http://www.treccani.it/enciclopedia/elena-mutinelli_(Lessico-del-XXI-Secolo)/

 

Biografia

 

Elena Mutinelli Scultrice (n. Milano 1967). Fin da adolescente frequenta a Milano lo studio di Gino Cosentino, scultore di origine siciliana, allievo di Arturo Martini, che le trasmette l’amore per marmo e la forma. Nel 1990 si laurea in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera con i docenti A. Cavaliere, Cascella, L. Silvestri.

 

E. Mutinelli, nipote dello scultore Silvio Monfrini, autore del monumento a Francesco Baracca a Milano e allievo di Ernesto Bazzaro, approfondisce lo studio della scultura partendo dalla tradizione, via via avvalorando lo sviluppo della sua ricerca espressiva con un taglio innovativo e maturo nel panorama del contemporaneo; ne sono espressione le recenti installazioni.

Nel solco della tradizione figurativa l’opera di M. esprime una plasticità vigorosa e drammatica: il corpo umano, e in particolare le mani con la loro gestualità, sono i protagonisti della sua ricerca, che si avvale di una elaborazione tecnica di grande forza espressiva.

Nel 1990, si trasferisce a Pietrasanta per apprendere la tecnica del marmo. Successivamente tra il 1992 e il 1998 lavora tra Milano e Pietrasanta.

Nel 1992 Elena Mutinelli viene selezionata dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano per assumere l’incarico di scultrice dell’Opera della Cattedrale; committenza che durerà attivamente fino al 2005 per la riproduzione fedele delle sculture e degli ornati del Duomo in marmo Candoglia, scolpiti dalla Mutinelli presso il proprio studio, senza mediazioni di artigiani e laser 3d, per la sostituzione degli originali: guglie, fiocchi ed archettoni, compromessi dal tempo.

Nel 92 inizia anche la collaborazione con la storica Galleria d’arte Compagnia del Disegno, Milano, fondata da Giovanni Testori, che apre alla Mutinelli la via dell’arte inserendola in una rosa di artisti di altissimo profilo, quali Mitoraji, Vangi, Varlin e G. Pomodoro,A Pomodoro, Zoran Music, Martinelli, Frangi, Velasco e Vitali. Le opere della Mutinelli, di collezione della galleria, vengono scelte come rappresentative della mostra “Quarant’anni di scultura” a cura di Alain Toubas.

Nel 1998 si trasferisce stabilmente a Milano, città che le offre l’opportunità di collaborare con altre prestigiose gallerie d’arte storiche e d’avanguardia.

Nello stesso anno G. Segato riunisce un decennio di sculture e disegni curando un’importante mostra personale pubblica, Le mani sul corpo, evento collegato ai Concerti Wagneriani all’Alba, con il Patrocinio dell’Università degli Studi di Salerno presso il Chiostro di Villa Rufolo, Comune di Ravello, Salerno.

Mutinelli inizia in questi anni la carriera professionale negli spazi espositivi istituzionali più importanti di Milano, compare a fianco dei grandi scultori del 900; sono gli esordi della sua carriera di scultrice è la più giovane artista inserita nella storica mostra allestita al Museo della Permanente, intitolata “Disegni per scultura”. Conosce in quel contesto lo storico e critico d’arte R. De Grada, e altri esponenti della critica d’arte delle avanguardie storiche e contemporanee che in seguito seguiranno la sua opera.

 

Negli anni successivi E. Mutinelli matura una propria forza espressiva con cui traccia i forti profili del suo orientamento: il luogo del corpo è un ambito che le offre ancora molto da dire, esso è vivo, pulsa, va oltre il conflittuale rapporto dialettico tra tradizione e modernità, la sua è una fisionomia plastica quasi virile sia nelle sculture che nei disegni di grandi dimensioni.

Dal 2003 al 2005 la Veneranda Fabbrica del Duomo le conferisce il ruolo, di dirigere il cantiere degli scalpellini presso la Casa di Reclusione di Opera (MI), insegnando loro a riprodurre fedelmente dal modello originale le sculture e gli ornati del Duomo di Milano.

Nel 2014 vince il concorso internazionale “DonnaScultura | XII edizione”, a cura di Valentina Fogher e Chiara Celli. Insieme a Carla Marchelli, Majd Patou Fathallah, Inger Sannes, è una delle quattro scultrici internazionali cui viene dedicata un’esposizione personale nel Chiostro di S. Agostino a Pietrasanta.

Nel 2015 l’Assessorato alla Cultura di Pietrasanta e la Regione Toscana la convocano in qualità di scultrice professionista per un progetto in collaborazione con il Concilio Culturale dell’Alabama (USA). E. Mutinelli ha portato la sua esperienza di scultrice anche negli Stati Uniti insegnando a scolpire il marmo della cava utilizzato per la Casa Bianca, agli scultori professionisti statunitensi.

In onore del Festival Marble di Sylacauga, USA, esegue in loco, un’articolata scultura direttamente su marmo senza modello, dal titolo “Hic et nunc” di collezione pubblica del Museo di Scultura della Library, Sylacauga, Alabama, USA.

Nello stesso anno, su invito dell’Università di Auburn in Alabama, tiene una conferenza sul tema La bottega nel rinascimento in Italia, connettendo a tale argomento gli sviluppi della sua scultura, nata appunto, fin dagli esordi, per mezzo dell’attiva frequentazione delle botteghe, sia da adolescente a Milano, che in seguito presso le maestranze degli studi d’arte in Toscana, in cui incontrava scalpellini di incomparabile virtù e artisti internazionali.

Nel 2012 trasferisce lo studio fuori Milano. Sono anni di intenso lavoro in cui E. Mutinelli si dedica totalmente alla scultura esponendo in mostre personali e istituzionali pubbliche.

Nel 2016 la città di Monza le dedica una mostra antologica museale, presso i Musei Civici di Monza, a cura di D. Porta, "Nel silenzio più teso", un allestimento espositivo che ha riunito le sue opere più significative con l'obiettivo di porre in dialogo i monumenti lapidei di collezione del museo con le sculture, disegni e tavole scolpite di M., mettendo in risalto per affinità e contrasto le valenze simboliche della rappresentazione plastica contemporanea.

Si conclude il secondo decennio del 2000 con una mostra personale a cura di V. Sgarbi, dal titolo "Noi, neanche dannati". Una settantina di opere esposte nel cuore Firenze presso lo studio in cui Benvenuto Cellini fuse il Perseo, Etra Studio Tommasi.

Nel 2021 è invitata a lavorare ad un'opera monumentale in marmo in onore del cinquecentenario della "Deposizione" del Rosso Fiorentino. Ispirata alla Pala del grande manierista la Mutinelli dà vita a "Manifesto Principio"; crea una scultura nata sotto la spinta della teatralità della Deposizione del maestro, trasferendo la gestualità originaria in una visione plastica di ciclicità in cui la fine è il principio, dove tradizione e contemporaneo nell'arte non vedono confine.

L’opera "Manifesto principio" è stata esposta presso la Pinacoteca Civica di Volterra, sede espositiva della Deposizione del R. Fiorentino, in onore della mostra “Rubeus et Alii”, a cura di E. Gradì e A. Natali per poi essere acquisita e installata definitivamente nella città di Chiaramente Gulfi con apertura inaugurale a cura di Andrea Guastella.

Nel 2022 su invito del professor V. Sgarbi ha esposto alla mostra "Canova tra innocenza e peccato", a cura di B. Avanzi e D.Isaia al Museo Mart di Rovereto, un’opera ispirata al Canova. 

Le recenti esposizioni in campo internazionale la vedono inserita sia nel contesto del panorama storico a fianco di  Rodin, S. Dalì, M. Duchamp, F. Leger, H. Moore, P. Picasso, L. Minguzzi, E. Bazzaro, F. Messina, E. Mutinelli, A. Martini, I. Mitoraj, S. Etrog, P. Canonica, N. Finotti, K. Kollwitz, E. Oldenburg, R. Kriester, H. Kastler, N. Finotti, J. Borras Llop...Sia nel contesto delle avanguardie storiche e del contemporaneo a fianco di: Helmut Newton, Robert Mapplethorpe, Irving Penn, Igor Mitoraj, Elena Mutinelli, Fabio Viale, Miroslav Tichý, Jan Saudek, Joel-Peter Witkin, Dino Pedriali, Alinari a Luigi Spina, Mustafa Sabbagh...

Attualmente collabora con la galleria d’Arte Etra Studio Tommasi di Francesca Sacchi Tommasi (Pietrasanta e Firenze). Ha collaborato con la Galleria d’Arte contemporanea Après-coup Arte di Milano, Galleria d’Arte Marini (Milano), Galleria d’arte MAG Marsiglione Arts Gallery (Como e Kyoto), Galleria d’Arte S. Eufemia (Venezia), Galleria d’Arte S. Maurizio (Venezia), Galleria d’Arte Compagnia del Disegno (Milano), Galleria d’Arte Cappelletti (Milano), Galleria d’Arte Franco Senesi Positano e la Galleria d’Arte Entroterra (Milano-Brescia), Galleria d’arte Marieschi, (Milano-Monza).

E. Mutinelli scava, entra nella materia, ne afferra la vitalità nella tensione delle anatomie contratte, con la forza di chi conosce la materia, in primis il marmo, lavorato senza mediazione di macchinari laser, e quasi sempre senza modello. La sua scultura è incarnazione della presenza umana a confronto con la propria natura predatoria, come lo è la vita. Le sue opere sono espressione dell’avventurarsi nelle potenzialità dell'uomo; sculture forti, anatomie contratte alle prese con le intenzioni quotidiane dell’esistere.”

 

Le sue opere hanno avuto il riconoscimento del pubblico e delle gallerie che le hanno dedicato mostre personali e collettive di prestigio, fanno parte di collezioni private e pubbliche internazionali

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