Tagliati

ferrara (FE)
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22/08/2016 Categoria: Scultori
Opere inserite: 2
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Residenza: ferrara - FE
Mara Tagliati nasce a Genova nel 1968, attualmente vive e lavora a Ferrara.
Da sempre appassionata di illustrazione e pittura, nonostante la formazione scientifica si dedica allo studio dell'Arte Ceramica seguendo il corso di “ Tecniche della modellazione e della ceramica” presso l' Istituto d' Arte/Liceo Artistico Dosso Dossi di Ferrara.
In seguito frequenta le botteghe di grandi maestri come Giorgio Parmigiani e Riccardo Biavati, inoltre si specializza nella tecnica della “Cuerda Seca”.
Rimanendo fedele al suo stile apre uno studio a Ferrara: la sua arte è puramente istintiva, nulla di progettato o pianificato e assolutamente irripetibile, dove le mani, come lei stessa afferma, diventano il ponte fra terra, cuore e pensiero.
Per anni si dedica allo studio e alla sperimentazione di tecniche ceramiche antiche che vengono successivamente rielaborate in un linguaggio del tutto nuovo dove scultura e illustrazione si fondono. Il frutto di questa ricerca rappresenta il mezzo attraverso il quale riesce a dare più forza al processo creativo, trasferendo parte di sé, i sogni e il vissuto, nelle sue opere.
Nel 2015 entra a far parte dell'Associazione Culturale Arte.na Ferrara, che si occupa della didattica dei Musei Civici di Arte Antica, collaborando alla realizzazione di laboratori artistici inerenti soprattutto alla Ceramica Graffita Ferrarese.
Commenti sulle opere di Tagliati:
Il primo ricordo:
I capelli raccolti di mia madre, l'abito scuro e il cancello. Oltre...Il “Giardino”.
Un giardino pieno d'amore, dove le mani s' incontrano mentre gli sguardi si perdono a cercare qualcuno che aspetta.
Si passeggia, si corre e si salta... Sempre mano nella mano, col sorriso...
Una canzone, una poesia che vola in cielo, forse una preghiera.
Il profumo del verde e dei colori sembra far vibrare questo pomeriggio di primavera e mi guida sola altrove, oltre le siepi, dove sembra finisca il bello e la vita.
Invece là, nascosto, c'è un luogo magico e ombroso, pieno di viole e di pensieri. E laggiù, più in fondo ancora, in piedi sul trono, mi attendono il Vaso e il mio destino.
La sua luce rende il passo lungo e sicuro. L'incanto si fa voce sottile: mille e mille creature e stelle abitano il Vaso e le sue forme, mentre una farfalla gentile trova ristoro, ora, tra i sogni bambini.
commento di Tagliati sull'opera Vaso dimenticato - lunedì 22 agosto 2016 alle ore 13:09
Ciao, posso avere il prezzo fisso del tuo lavoro per posta:vantaneludov@gmail.com
commento di Contattato Via E-mail: Va sull'opera Maestrale - domenica 09 agosto 2020 alle ore 12:40