Antropocentrica. il genio rinascimentale attualizzato. rassegna a tema di arte contemporanea.

Antropocentrica. il genio rinascimentale attualizzato. rassegna a tema di arte contemporanea. Segnalato da Orazi

Orazi

Categoria: Mostre

Data: dal 16 marzo 2010 al 20 aprile 2010

Indirizzo: Via Assietta 25

Provincia: Torino

Orario di apertura: lun-ven 15-18

Come arrivare: Palazzo Atena, sede dell'evento, dista circa 200 metri dalla stazione di Porta Nuova ed è raggiungibile da Porta Susa con la linea 1 della metro. Fermate di mezzi pubblici: 1-5-9-11-14-15-33-58-64-67-68.

Referente: Maurizio Orazi

Per informazioni: 331.6392778

E-mail: ass.conoscenza@gmail.com


Aprirà al pubblico con un vernissage ad invito il 16 marzo 2010 negli spazi espositivi di Palazzo Atena, in via Assietta 25 a Torino, la rassegna di arte contemporanea “Antropocentrica. Il genio rinascimentale attualizzato”, presentata dall’Associazione Conoscenza di Torino in collaborazione con Fondazione D’ARS Oscar Signorini Onlus di Milano con il contributo della Regione Piemonte ed il patrocinio della Provincia di Torino e della Città di Torino. La mostra, curata da Maria Pontiglione, raccoglie le opere realizzate da 250 artisti in occasione di due importanti eventi passati.
ll primo, intitolato "Un punto per Piero", è dedicato Piero della Francesca. Ideato ed organizzato nel 1991 da Grazia Chiesa e Carlo Capponi con la collaborazione di Michele Caldarelli e Pierre Restany, allora direttore della rivista D’ARS di Milano, è composto da opere di artisti contemporanei scelti per la loro vicinanza, in arte, ai principi sia matematici che spirituali del grande Maestro rinascimentale. La raccolta, per l’unicità del tema e la presenza di opere di alcuni importanti esponenti dell’arte moderna italiana, viaggiò fra il 1991 e il 2003 dall’Italia a Buenos Aires dove si arricchì, presso il museo CAYC, di ulteriori 45 creazioni artistiche.
Il secondo è intitolato “De Hominis dignitate” tratto dalla famosa orazione che Pico della Mirandola compose per la discussione delle 900 tesi predisposte per un convegno romano nel 1486. Il senso del titolo va inteso come invito, rivolto agli artisti partecipanti, a dar conto della propria personale interpretazione del Discorso sulla dignità dell’uomo. La mostra ha avuto origine nel 1994 a Milano in occasione del cinquecentenario della morte di Pico della Mirandola e successivamente è stata ospitata a Matera, Mirandola e Genova per approdare poi in ambito internazionale a Parigi, New York e San Francisco. Gli artisti sono stati invitati ad interpretare soggettivamente il tema della perdita della dignità umana nella civiltà moderna, sia che si manifesti nei confronti della natura stessa dell’uomo sia nei confronti della natura esterna che ci ospita.
La curatrice della rassegna, Maria Pontiglione, ha voluto unire per la prima volta entrambe le collezioni, al fine non solo di far riscoprire l’arte degli anni ’90, ma anche per creare un evento unico nel suo genere che diventa antropocentrico, che parli cioè dell’uomo all’uomo, al fine di riconoscere come fondamento della natura umana l’attitudine a costruire ed esprimere se stessi ed il proprio destino.
Gli artisti hanno offerto infatti stimolanti chiavi di lettura del pensiero umanistico rinascimentale attualizzandolo per interpretare la nuova centralità umana nell’epoca odierna della globalizzazione e della comunicazione. La rassegna diviene quindi luogo di mediazione culturale e di astratto dialogo di strumenti filosofici, sociali, culturali, tecnologici ed artistici fra due grandi pensatori rinascimentali e artisti contemporanei.
Tra gli artisti più conosciuti citiamo: Vincenzo Accame, Enrico Baj, Carmelo Cappello, Pietro Cascella, Enrico Cattaneo, Hsiao Chin, Fernando De Filippi, Agenore Fabbri, Maurice Henry, Keizo, Ibrahim Kodra, Ugo La Pietra, Elio Marchegiani, Gianni Nigro, Carlo Ramous, Attilio Rossi, Mimmo Rotella, Aligi Sassu, Mauro Staccioli, Walter Valentini, Lucia Corbinelli, Riccardo Giulietti, Vittoria Marziari, Carlo Pizzichini, Anna Maria Rosà, Angelo Sblendore e tanti altri. La ricchezza dell’evento è da ricercare proprio nel gran numero di artisti che espongono opere di stili spesso diametralmente opposti, dando la possibilità al visitatore di cogliere la molteplicità dei linguaggi artistici in un avvincente e completo percorso che ha il gusto delle collezioni antiche, in cui sulla funzione educativa / divulgativa prevaleva il gusto per le mirabilia eterogenee del mondo.



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