Collezione faldetta

Segnalato da Le Colonne

Le Colonne

Categoria: Mostre

Data: dal 26 luglio 2013 al 31 dicembre 2014

Indirizzo: Lungomare Regina Margherita, 11/12

Provincia: Brindisi

Orario di apertura: orario estivo: dal martedì al sabato dalle ore 18.00 alle ore 22:00

Sito internet: www.comune.brindisi.it/web/

Referente: dott. ssa Carmen Russo/ dott.ssa Anna Cinti

Per informazioni: 3288454279

E-mail: associazionelecolonne@gmail.com


Venerdì 26 luglio 2013 alle ore 18.00, presso la Palazzina del Belvedere, lungomare Regina Margherita n. 11 di Brindisi, è stata inaugurata la «Collezione Archeologica Faldetta» alla presenza del sindaco Mimmo Consales e del soprintendente per i beni archeologici della Puglia Luigi La Rocca: un nuovo allestimento pensato per favorire la lettura del complesso e vario patrimonio archeologico proveniente dal territorio.
L’iniziativa rientra nel percorso culturale che l’Amministrazione comunale ha inteso costruire, comprendendo alcune delle sue maggiori emergenze, dai complessi monumentali di Palazzo Granafei Nervegna e del Palazzo della ex Corte d’Assise al Tempio di San Giovanni al Sepolcro, dagli ex Conventi di Santa Chiara e delle Scuole Pie a Palazzo Guerrieri, dalle opere del sistema strategico difensivo alla Casa del Turista e le case minime.
La restituita Palazzina del Belvedere, con la «Collezione Archeologica Faldetta», ai piedi delle Colonne Romane e della Casa di Virgilio, completa questo percorso contribuendo sensibilmente al processo di riqualificazione del Lungomare Regina Margherita.
Dal 2012 la collezione è stata concessa in comodato d’uso gratuito all’Associazione Le Colonne Arte Antica e Contemporanea.
La collezione conta 363 reperti e comprende una ricca varietà di forme vascolari ( trozzelle, anfore, coppette, alabastra, lekythoi, amphoriskoi, aryballoi e oinichoai) in ceramica micenea, corinzia, attica a figure nere, italiota a figure rosse, a vernice nera, bruna e rossa, in stile di Gnathia, policroma, geometrica, subgeometrica, a fasce ed acroma. Inoltre vi sono anche esempi di reperti in pasta vitrea, in bronzo ed alcuni esemplari di coroplastica e scultura di ambito indiano. La potenzialità della collezione è nella unicità di alcuni esemplari. Tra essi spicca, per il suo notevole valore artistico e storico un cratere a campana di produzione protoapula del secondo venticinquennio del IV secolo a.C., attribuito dal prof. Arthur Trendall (noto specialista di ceramografia antica), alla cerchia del Pittore di Tarporley (in Trendall 1980-1987, pp. 50-52, figg. 3a-3c). L’eccezionalità è nella particolare e rara decorazione che il vaso reca: la raffigurazione di due maschere femminili. A conferma dell'importanza del reperto in esame vi è da sottolineare che lo stesso è stato menzionato su un’importante saggio scientifico, edito da John Russel Brown dal titolo “The Oxford Illustrated History of theatre.

 

 



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