Da corneille a guttuso la seduzione nell’arte

Da corneille a guttuso la seduzione nell’arte Segnalato da Galleria Ab/arte

Galleria Ab/arte

Categoria: Mostre

Data: dal 18 febbraio 2017 al 25 marzo 2017

Indirizzo: Vicolo San Nicola 6

Provincia: Brescia

Orario di apertura: Da giovedi a sabato 9,30 - 12,30 e 15,30 - 19,30

Come arrivare: A pochi metri dall’affollato e commerciale Corso Martiri della Libertà, a pochi passi dalle passeggiate di Corso Palestro e di Corso Zanardelli, le vie più esclusive del cuore di Brescia, in una zona facilmente raggiungibile anche in auto per il vicino parcheggio sotterraneo di Piazza della Vittoria e a cinque minuti a piedi dalla stazione ferroviaria. La collocazione nel centro storico, dunque, è privilegiata. Ma soprattutto ab/arTe è adiacente all’incantevole Piazzetta dell’Immacolata su cui si affaccia l’abside e il campanile della chiesa di San Francesco, una delle più belle chiese monastiche d’Italia, che conserva l’atmosfera di pace e serenità tipicamente francescane in uno stile tardo romanico semplice e severo.

Sito internet: www.abarte.it

Referente: Andrea Barretta

Per informazioni: 0303759779

E-mail: info@andreabarretta.it


A cura di Andrea Barretta

In mostra opere di: Antonio Bueno, Domenico Cantatore, Goffredo Civitarese, Primo Conti, Guillaume Corneille, Salvador Dalì, Cristoforo De Amicis, Sergio Fergola, Salvatore Fiume, Antonio Fomez, Piero Gauli, Franco Gentilini, Emilio Greco, Renato Guttuso, Henri de Toulouse-Lautrec, Marco Lodola, Giacomo Manzù, Carlo Migani, Jean Raine, Franco Rognoni, Mimmo Rotella, Aligi Sassu, Federico Severino, Marcello Cassiinari Vettor.

 In mostra artisti di fama internazionale, sia italiani che stranieri, e compositi linguaggi creativi in un panorama plurale lontano dal naturalismo che domina l’incanto di una sperimentazione visiva nelle caratteristiche essenziali del corpo femminile nella storia dell’arte moderna. Perché non è scontato che si possa identificare uno stile rappresentativo in linea con i canoni contemporanei, né sentire il bisogno di sottolineare realizzazioni stereotipate a livello culturale nell’attuale ambito sociale. E l’itinerario espositivo, che si snoda in due sale, comincia proprio dalla rappresentazione del nudo femminile in sospensione con il clima delle avanguardie pur nei vincoli della tradizione figurativa rimaneggiato in stilemi che proiettano diverse inclusioni e non solo estetiche, dalla dolcezza sinuosa delle forme alla seduzione della posa, dalla provocazione all’erotismo. E, ciò nondimeno, la realtà di dettagli esibiti con razionalismo fenomenico tra silenzi e paure, espressi anche solo con uno sguardo.

Comunque mai prepotenti o dirompenti in un tema universale, a partire da Adamo ed Eva riportato nei dipinti di Jean Raine e di Franco Rognoni, che richiama la soavità classica delle ninfe o di veneri che governano il passato nel presente, come nel nudo disteso di Domenico Cantatore in una sorta di destrutturazione del corpo accentuata nel riferimento cubista di Sergio Fergola, a rafforzare il confronto sugli aspetti della seduzione femminile talvolta tratteggiata o in altre solamente immaginata.

Muse - potremmo dire - che a volte suggeriscono una seduzione effimera, come delineato dalla spontaneità di Emilio Greco, o nella vulnerabilità della bellezza spogliata del pudore con gli autori di figure sensuali come Guillaume Corneille e Renato Guttuso che più volte hanno suscitato emozioni contrastanti, oppure la seduzione ambigua di Goffredo Civitarese o ammiccante di Aligi Sauu, e ancora quella drammatica di Federico Severino in antitesi con colei che promette follie di Marco Lodola, accanto all’immobile nudità di Franco Gentilini o la garbatezza delle donne di Antonio Bueno persa nella sessualità proposta da Primo Conti in un incontro surrealista e simbolista con Salvador Dalì.

Con “Da Corneille a Guttuso la seduzione nell’arte”, la “Galleria ab/arte” di Brescia si trasforma in un luogo di fascinazione che accoglie nel rigore progettuale dell’avvertire la straordinarietà di un insieme da leggere negli sguardi ammiccanti o solo attraenti nella capacità di ispirare nel visitatore l’incanto di una escursione nell’immagine della donna liberata dalla sua condizione quotidiana, e che trova la sua sintesi proprio nel connubio femminilità e seduzione, nel desiderio di riconquistare un romantico immedesimarsi nel sogno dell’amore, consapevole dell’avvolgente lirismo che costituisce il cuore della mostra.

Andrea Barretta

 

 Mostra a cura di: Andrea Barretta

 

Progetto allestimento: Riccardo Prevosti.
Relazioni esterne: Umberto Chiusi
Coordinamento: Gianni Eralio



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