Geometrie evanescenti mostra personale di franco dallegri

Geometrie evanescenti mostra personale di franco dallegri Segnalato da Satura Art Gallery

Satura Art Gallery

Categoria: Mostre

Data: dal 02 aprile 2016 al 13 aprile 2016

Indirizzo: Piazza Stella 5/1

Provincia: Genova

E-mail: info@satura.it


 Sabato 2 aprile 2016 ore 17:00

Palazzo Stella - inaugurazione

 

GEOMETRIE EVANESCENTI

mostra personale di Franco Dallegri

a cura di Flavia Motolese

 

aperta fino al 13 aprile 2016

da martedì a sabato

ore 15:00 – 19:00

 

Genova, SATURA art gallery

 

 

S’inaugura sabato 2 aprile 2016 alle ore 17:00 nelle suggestive sale di Palazzo Stella a Genova, la mostra “Geometrie evanescenti” di Franco Dallegri a cura di Flavia Motolese. La mostra resterà aperta fino al 13 aprile 2016 con orario 15:00 – 19:00 dal martedì al sabato.

 

Se dovessi descrivere con un’unica parola la produzione artistica più recente di Franco Dallegri, sceglierei il termine purezza: per la scelta cromatica predominante dell’azzurro e per l’ulteriore evoluzione pittorica improntata ad un’essenzialità lirica.

In questi lavori è evidente il processo di ricerca che l’artista sta perseguendo in questi anni e che, da una rappresentazione descrittiva della realtà, è passato ad una figurazione astratta in grado di trovare quelle soluzioni formali su cui, fin dall’inizio, si concentra la sua attenzione e che costituiscono il cardine della sua sperimentazione: l’armonia del ritmo generato dai rapporti di forze in campo, il valore espressivo della forma e del colore, l’articolazione spaziale, l’intersecazione di piani prospettici, il vuoto ed il pieno.

Dallegri conserva un dialogo con la realtà circostante, che rimane ancora riconoscibile in alcuni dipinti, ed approda gradualmente ad una dissoluzione quasi totale dell'immagine figurativa fino alla pura materializzazione dell’idea; nei casi invece, dove il dato reale resiste, gli serve come pretesto mimetico, diventando dimostrativo del divario intercorrente con opere antecedenti.

Il colore azzurro-blu si connota come dimensione concettuale, rivelatore del processo di razionalizzazione che è andato ad operare sull’elaborazione visiva, oltre che funzionale, poiché consente ampie variazioni tonali. L'astrattismo, come riduzione del linguaggio ai suoi dati essenziali e fondanti, riassume non solo una necessità di concretezza e superamento dei risultati raggiunti in precedenza, ma anche quella volontà evocativa e suggestiva di comunicare o indurre emozioni che è riconosciuta come fine ultimo dell’espressione artistica.

L’introduzione della linea curva e la scelta di una gamma cromatica ristretta rendono più fluida la composizione, concentrando l’attenzione intorno ad una figurazione centrale, all'interno di uno spazio vuoto, privo di alcuna coordinata narrativa, nel quale la soluzione ai problemi spaziali interni al dipinto è risolta attraverso precisi rapporti tra la forma, il colore e il movimento. L'equilibrio dell'immagine è ulteriormente enfatizzato dal chiarore diffuso che sembra emanare dalla superficie di fondo e da alcuni accenti chiaroscurali ottenuti tramite accorte sfumature tonali. L’inserimento di collage richiama l’elemento fenomenico/esperienziale, seguitando l’indagine spaziale tesa all’analisi dei confini percettivi.

È evidente la lezione dei padri dell’astrattismo, Mondrian, Malevich, Kandinskij, ma lo è altrettanto il personale traguardo raggiunto da Dallegri, di perfetta sintesi e di impatto immediato anche ad un primo livello di lettura grazie ad un’intrinseca carica semiotica ed all’espressività fulminea della rappresentazione.



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