Il cammino interiore - mostra personale di marco de barbieri

Segnalato da Satura Art Gallery

Satura Art Gallery

Categoria: Mostre

Data: dal 16 novembre 2013 al 30 novembre 2013

Indirizzo: Piazza Stella 5/1

Provincia: Genova

Orario di apertura: Sabato 16 novembre 2013 ore 17:00

E-mail: ufficiostampa@satura.it


SATURA art gallery
associazione culturale - centro per la promozione e la diffusione delle arti
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COMUNICATO STAMPA

 

Sabato 16 novembre 2013 ore 17:00
Palazzo Stella - inaugurazione

IL CAMMINO INTERIORE
mostra personale di Marco De Barbieri
a cura di Andrea Rossetti

aperta fino al 30 novembre 2013
da martedì a sabato
ore 15:30 – 19:00

Genova, SATURA art gallery


S’inaugura sabato 16 novembre 2013 alle ore 17:00 nelle suggestive sale di Palazzo Stella a Genova, la mostra “Il cammino interiore” di Marco De Barbieri a cura di Andrea Rossetti. La mostra resterà aperta fino al 30 novembre 2013 con orario 15.30 – 19.00 dal martedì al sabato.

Dietro l'apparente eterogeneità del recente percorso artistico di Marco De Barbieri è sintetizzata una chiara coesione metodologica. Convinto virtuoso della potenzialità cromatica, De Barbieri in questi ultimi anni (indicativamente dal 2011 ad oggi) non ha infatti mai rinunciato ad un costante lavoro di scansione spazio-lineare, supportato in simmetria con l'altrettanto costante evoluzione materico-cromatica dei propri impasti ad olio. Oltre alle indiscutibili implicazioni di carattere espressionista, a monte del lavoro di De Barbieri c'è quindi una fondamentale gestione ordinatrice del prodotto pittorico, entro la quale l'artista ha potuto instaurare il proprio segno/intervento opportunamente cadenzato, oggetto di una modulazione che dapprima gli è servita a generare dei post-razionalisti cerchi concentrici o delle croci, e che poi in tutto e per tutto si è conservata nelle successive superfici ritmico-graffiate, implicanti il ricordo estetico dell'astrattismo regol(in)forme coniato dalla mano geniale di Gerhard Richter.
L'informale rictherianamente ispirato ha ora lasciato il posto all'espressione satura di un pigmento tendenzialmente puro e corposo, nonché all'acquisizione di una consapevolezza formale-antropomorfa che De Barbieri ha scelto (ancora una volta) di condividere con l'indole insopprimibilmente regolatrice della propria pennellata. Come radiografie policromatiche di un'umanità amorfa, nelle quali l'uso alternato del colore è l'unica modificazione possibile allo stallo della reiterazione debitamente ripetitiva, De Barbieri si auto-invita alla celebrazione di una post-human fair a base delle sue umanoidi silhouette. È lui, e solo lui può essere, l'artefice delle loro pose macchinose, il burattinaio delle laconiche crocifissioni che depauperate dei simboli della passione diventano una acronica scena senza coordinate materiali, custode a sue spese dell'umana vulnerabilità. Memore di un'intimità privata e pressante che lo spinge a scavare forme nel colore, come in un percorso ad ostacoli, come in un fitto tracciato di vita vissuta.
 

Con preghiera di pubblicazione e/o divulgazione
 



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