Il margutta ristorarte presenta lancio spaziale di francesco bancheri

Segnalato da Margutta Art Gallery

Margutta Art Gallery

Categoria: Mostre

Data: dal 25 settembre 2014 al 25 ottobre 2014

Indirizzo: Via Margutta 118

Provincia: Roma

Orario di apertura: 19:00

Sito internet: www.ilmarguttavegetariano.it/

Per informazioni: 06. 32650577

E-mail: info@ilmargutta.it


Giocare significa fare esperimenti col caso (Novalis, Frammenti)

Con la personale di Francesco Bancheri “Lancio Spaziale” si apre la stagione espositiva de Il Margutta RistorArte. In mostra dal 25 Settembre al 25 Ottobre 2014 venticinque opere che rappresentano il lavoro dell’artista romano che negli ultimi cinque anni si è fatto conoscere e apprezzare con la sua raffinata tecnica del collage attraverso cui mescola un certo gusto dada e surrealista all’immaginario contemporaneo. L’ironia, il gioco e l’accostamento di mondi apparentemente distanti sono gli ingredienti base per un’arte che non rinuncia a declinare sperimentazione e coerenza di contenuti con la ricerca di equilibri cromatici e formali in direzione del piacere estetico.

La mostra prende il titolo da un’opera che fa parte del ciclo Le partenze. È il take-off di un missile sulla piattaforma di lancio che pare stare fuori dal coro, tra una rappresentazione preponderante di mongolfiere in volo. Ma l’universo artistico di Bancheri ci offre una concezione del tempo, e quindi di velocità, rivisitata. Sono il caso e il gioco a guidare, non solo in quanto motori principali della libertà creativa ma perché concetti chiave di una poetica, di un approccio esistenziale e quindi di un riposizionamento del valore delle cose.
Una formula espressiva che trova radici proprio nel Dada: è nel caso che si creano i presupposti di una rivelazione. Ma che ha anche precedenti nel concetto nietzchiano dell’eterno ritorno e delle corrispondenze simboliste, per cui comunque il caso come rivelazione presuppone l’esistenza di un ordine superiore che determina l’accadere.
È assecondando questa logica libertina che Bancheri, come i dadaisti, individua la combinazione spontanea come unica regola infinita dell’attività creativa. Il gioco e l’imprevedibile sono le fonti principali del piacere, della meraviglia e quindi della bellezza vera. La volontà in questa concezione è pura illusione, e l’idea di tempo in senso tradizionale trasecola a fronte di una dimensione mitica e magica dell’universo in cui tutto si tiene, passato presente e futuro.

Ed è così che la materia creativa è desunta da ritagli di giornali, babele di tutti i linguaggi figurativi possibili da riassemblare e incollare all’infinito. Accanto alla serie Le Partenze, l’immaginario si popola di animali: elefanti, tigri, leoni, pipistrelli, galli. Anch’essi senza tempo: remoti presenti e futuri rappresentano l’emblema del processo evolutivo che giunge passa e permane lasciando traccia del proprio percorso. Concetto che trova corrispondenza nell’uso della pittura fluorescente della serie Ossa, che delinea lo scheletro in assenza di luce a dimostrazione, anche, che la stessa cosa cambiando le condizioni del contesto assume diverse sembianze.
 



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