Mostra personale di aldo crovetto

Segnalato da A.dimatteo

A.dimatteo

Categoria: Mostre

Data: dal 03 maggio 2013 al 15 maggio 2013

Indirizzo: Via Ostiense 95

Provincia: Roma

Come arrivare: metro piramide


COMUNICATO STAMPA

Esposizione Personale: “Geografie Urbane-Umane”.
Artista: Aldo Crovetto.
A Cura: Pamela Cento, Sonia Mazzoli.
Coordinator: Valentina Marin.
Staff: Eleonora Santonocito, Federica Cammilloni, Anna Di Matteo, Simona Bosco, Silvia Cicio.
Dove: Caffè Letterario, Via Ostiense 95, Roma (Metro Piramide).
Quando: Da venerdì 3 maggio a mercoledì 15 maggio 2013.
Inaugurazione: venerdì 3 maggio, dalle ore 19.00 alle 22.00.
Orari: Dal mercoledì al venerdì dalle 10.00 alle 24.00 - Martedì dalle 14.00 alle 24.00 - Sabato dalle 18.00 all 24.00 - domenica 18.00 alle 24.00.
Info: 3492847925 - www.artcaffeletterario.com - www.caffeletterarioroma.it

All’interno del Circuito Off del Premio Art Caffè Letterario, la Personale di Aldo Crovetto.
Nell’Esposizione Geografie Urbane-Umane, Aldo Crovetto mette in mostra forma e contenuto dei segni artificiali e naturali dell’esistere delle città, della natura e dell’uomo, in scatti fotografici dall’ampio vissuto che cristallizzano il divenire.
Come artista hai scelto il linguaggio fotografico, come è avvenuto e cosa per te è speciale nello scattare e nello scatto fotografico stampato?
Da quando ho memoria ho sempre ricercato ed apprezzato i particolari nelle cose che mi capitavano davanti, cercando di dar loro un'interpretazione, plasmandoli con l'aiuto della tecnica fotografica  in una inquadratura che li racchiudesse. E' per me di grande soddisfazione quando lo spettatore, guardando lo scatto stampato, riesce in parte o completamente a provare le stesse sensazioni di ammirazione per la bellezza appena scovata che ho provato io stesso al momento della sua scoperta.
Fotografia analogica e fotografia digitale, quale scegli e perché.
Cronologicamente il mio percorso nasce con la fotografia analogica. I due tipi di fotografia si assomigliano molto ma sono i supporti ad essere cambiati, ad essersi evoluti nel tempo. Per quanto riguarda la fase di scatto, il concetto è praticamente rimasto invariato, mentre per la post produzione  il fascino della camera oscura ha subito una completa digitalizzazione, che ha esponenzialmente moltiplicato le possibilità e la creatività. Essendo una persona che presta particolare attenzione al progresso tecnologico, ho accettato il passaggio dalla  fotografia analogica a quella digitale con particolare entusiasmo.
La tua fotografia si rivolge all’esistenza, al vivere, cosa ti muove in questa tua ricerca?
Il movente predominante è sempre la ricerca della bellezza nei particolari, in ogni sua forma ed espressione, anche laddove per altri la stessa non risulti evidente.
Il viaggio è una costante della tua vita, qual è stato il suo valore aggiunto nella tua arte?
Il viaggio è l'unica "dipendenza" che ho ed è per me, unitamente alla fotografia, un binomio con un equilibrio molto particolare. Con il tempo ho imparato a dosare i due elementi in modo da trovare la giusta armonia tra di loro. Visitare altri luoghi è come avere accesso a tutte le porte, con all'interno di esse nuovi elementi da scoprire, nuovi "regali"che sono lì e non aspettano che te ed è proprio il viaggio che, arricchendo lo spirito , dona un forte impulso  alla mia curiosità, portandomi ad essere in continuo movimento.
Delle opere in esposizione quale ami di più e perché?
Concorde. Di tutti gli scatti esposti è quello che ho programmato e realizzato con la fantasia e la gioia di un bambino con il suo nuovo giocattolo. Avendo un padre pilota, sin da piccolo sognavo di diventarlo anche io e gli spostamenti in aereo sono forse tra i primi e più bei ricordi che ho. Concorde è sicuramente  un omaggio a questi due elementi, la purezza della gioia infantile e l'ammirazione per la figura paterna.
Come la tecnologia supporta la tua arte?
Conoscere e saper usare la tecnologia nel campo fotografico è la chiave che mi da la possibilità,  attraverso gli scatti, di poter comunicare, "ritrasmettere" fedelmente tutte le sensazioni che provo dal momento in cui quel particolare mi colpisce, fino a quando poi ne congelo la sua bellezza.
Qual è l’artista consacrato che è stato fonte di ispirazione?
Nel mio percorso fotografico non ho tratto ispirazione da un fotografo in particolare.  Tuttavia, da quando ho conosciuto le opere di  Nino Migliori, ne ho sempre ammirato le particolari inquadrature ed il fatto che, pur rispettando alcune regole, spesso volutamente e consapevolmente  le ignori, conferendo ai suoi lavori quel suo personale ed inconfondibile tocco.
Qual è la fotografia che non hai mai scattato e che vorresti scattare?
Ho sempre desiderato fotografare la nebbia. In particolare una fitta nebbia che avvolge il terreno sottostante, di un sottobosco all'improvviso retro illuminato dalla luce del sole  che filtra tra le cime degli alberi, in un contesto di marcati chiari scuri.
UFFICIO STAMPA
Federica Cammilloni, Silvia Cicio, Anna Di Matteo .
Info: 3278118016 - cammilloni.f@gmail.com
 



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