Museo gipsoteca canova: simona moroni partecipa alla mostra collettiva inaugurata da vittorio sgarbi

Categoria: Mostre

Data: dal 20 gennaio 2015 al 10 febbraio 2015

Indirizzo: Via Canova 74

Provincia: Treviso

E-mail: stampa.ufficiomilano@gmail.com


 E’ stata inaugurata lo scorso Sabato 17 Gennaio 2015 la prestigiosa mostra collettiva ambientata dentro lo storico Museo Gipsoteca Canova a Possagno, che raduna un corposo gruppo di artisti contemporanei di spicco, con l'organizzazione del manager produttore Salvo Nugnes. L'evento di prestigio si tiene fino al 10 febbraio 2015 con la presenza del professor Vittorio Sgarbi, ospite d'eccezione durante il vernissage. Nel selezionato parterre di partecipanti s’inserisce la pittrice Simona Moroni con una serie di interessanti dipinti.

 

La Moroni nativa di Cremona conduce i suoi studi nel campo della moda milanese. Fin da giovane coltiva e sviluppa la passione per la pittura soffermandosi sulla ricerca e l'indagine della materia, che le trasmette profonda e coinvolgente emozione. Nelle opere il tempo assume una dimensione di composta dissonanza, il colore allineato prende forma nella vibrante forza cromatica attraverso una stesura con campiture lasciate volutamente incompiute, lasciando intravedere il fondo, la tela e la pennellata non finita. L'arte della Moroni è un atto indagatore, che vuole evidenziare la connotazione, dinamica vibrante, enigmatica e misteriosa della pittura. La crescita nella composizione narrativa è il suo traguardo primario, l'obiettivo principale da raggiungere quando la pace che ricerca sarà avvertita in modo pieno e totale. La sua arte indaga il percorso della vita, evidenziandone il carattere prorompente: nell'irruenza formale traspare il mondo misterioso, che avvolge e permea le creazioni. Riflettere sulle certezze, elaborare il dato estetico, documentare lo stato mentale nell'opera è il compito, che completa e perfeziona il suo concetto creativo nell'atto del dipingere.

 

Sull'espressione stilistica che la contraddistingue è stato commentato "Il culmine dell'opera della Moroni è quando materia e gesto si compongono nell'impianto del colore. La natura sensibile dell'artista interpreta un'allegorica sinfonia dei corpi, che danno avvio alla serie di figure sperimentali e quasi astratte. L'opera nel segreto della sua storia si dipana, ora amoreggia con il tratto poi e senza riguardo si espone con violenza nello spargimento del colore. -L'azione incline all'indole nascosta della femminilità- e la forsennata ricerca del corpo e della forma confermano il suo stato mentale. La trascorsa sofferenza che imprime nelle opere denuncia un'artista genuina e potente".



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