Percorsi emotivi: dalla parola all’immagine

Percorsi emotivi: dalla parola all’immagine Segnalato da



Categoria: Mostre

Data: dal 06 novembre 2010 al 21 novembre 2010

Indirizzo: galleria D.E.G.A.S. via della Stazione del Lido 32 - Ostia

Provincia: Roma

Orario di apertura: 9.30/13.0 – 16.30/19.30 – chiuso lunedì mattina

Sito internet: www.artedegas.com

Per informazioni: 06.45543278


Sabato 6 novembre 2010 si inaugura alle ore 18.30 presso la galleria D.E.G.A.S., in Via della Stazione del Lido 32 a Ostia (Roma), la mostra Percorsi emotivi: dalla parola all’immagine, esposizione personale di Angela Scappaticci. In questa mostra sono esposte opere che l’artista ha creato partendo dalle emozioni provate leggendo un libro o vedendo un film.

Galleria D.E.G.A.S.
Presenta
Percorsi emotivi: dalla parola all’immagine
Mostra personale di
Angela Scappaticci

DURATA: dal 6 al 21 novembre 2010
INAUGURAZIONE: sabato 9 novembre ore 18.30
ORARI: 9.30/13.0 – 16.30/19.30 – chiuso lunedì mattina
LUOGO: Galleria D.E.G.A.S. via della Stazione del Lido 32 – Ostia (Roma)
INFO: tel. 06.45543278 – galleria@artedegas.com – www.artedegas.com

"Percorsi emotivi: dalla parola all'immagine" è il titolo che Angela Scappaticci ha voluto dare alla sua settima mostra personale, nella quale saranno in esposizione opere realizzate nel corso del tempo e che hanno come comune denominatore le emozioni provate attraverso la lettura di un libro o la visione di un film.

Nel tempo il lavoro della Scappaticci si è sempre più caratterizzato nell’utilizzo di una forte componente materica, che nella maggior parte utilizza il cretto come metodo di narrazione artistica. Il colore, inizialmente molto presente e coesistente alla ricerca materica, si è mano a mano trasformato in una ricerca monocroma spesso basato sull’uso del bianco e del nero, colori-non colori, all’’interno dei quali le tinte a contrasto sono piccoli segni, presenze scalfite che, proprio per la loro essenza minimale, risultano essere interventi di grande potenza espressiva. L’unicità del gesto coloristico non diminuisce né tantomeno annulla la percezione pittorica ma amplifica l’impatto della presenza del colore.

E’ questo il segnale evidente della maturazione artistica della Scappaticci che è giunta al segno unico, risultato della capacità di sottrarre anziché aggiungere durante il percorso creativo di elaborazione dell’opera d’arte. La sottrazione nell’arte moderna è sempre stata il sintomo del raggiungimento dell’equilibrio artistico, della comprensione da parte dell’artista di non dover necessariamente dire mille parole ridondanti per esprimere un concetto forte, ma una sola significativa parola. A questo alto livello espressivo è ormai giunta Angela Scappaticci e questa mostra, che ripercorre diverse fasi del suo provare e narrare emozioni, evidenzia nello spettatore il profondo percorso di ricerca estetica e narrativa di quest’artista.

 



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