Possagno: omaggio al pittore sergio giromel in mostra inaugurata da vittorio sgarbi

Categoria: Mostre

Data: dal 09 maggio 2015 al 04 giugno 2015

Indirizzo: via casanova 74

Provincia: Treviso

Referente: Valentina Rossi

Per informazioni: 0424544323

E-mail: stampa.ufficiomilano@gmail.com


 Grandi consensi per la mostra collettiva organizzata dal manager della cultura e presidente di "Spoleto Arte" Salvo Nugnes dal titolo “Contemporary Art Expo”, che ha avuto come presenza d'eccezione al vernissage, tenutosi in data 9 maggio, il Prof. Vittorio Sgarbi. L'esperto critico con grande carisma ha condotto un'interessante visita guidata presso lo storico Museo Gipsoteca Canova alla scoperta delle splendide creazioni scultoree dell'illustre Antonio Canova, intrattenendo il folto pubblico presente in loco. L'esposizione, visitabile ad ingresso libero, resterà allestita fino al 4 giugno 2015 tra le secolari mura del contesto museale.

Nell'esclusivo gruppo di opere esposte nella pregevole iniziativa, si inseriscono una serie di dipinti appartenenti al noto pittore Sergio Giromel, scomparso di recente, che ha lasciato un ricordo indelebile attraverso la sua variegata produzione, realizzata nella lunga carriera artistica, coronata da tanti successi e riconoscimenti prestigiosi.

“Le sue opere - afferma la dottoressa Elena Gollini - ci offrono scenari pittorici in cui il segno diventa paesaggio, orizzonte e sguardo. Egli si rende capace di trasformare e modellare la realtà in proiezioni visionarie e vedute immaginarie di pura “lettura dei sensi” e di collocare le immagini rappresentate in atmosfera senza tempo, quasi metafisica e dal sapore onirico”. Ella, inoltre, lo soprannomina “cesellatore e forgiatore dell'anima”, poiché riesce a catturare e a conquistare lo sguardo dello spettatore, andando oltre le componenti narrative scaturite dal puro impatto estetico, per addentrarsi e scavare nella sfera interiore del fruitore.

Sgarbi, nel descriverne lo spiccato talento, ha scritto: “Senti il Piave nei paesaggi e nei soggetti di Sergio Giromel […]. Un Piave che non è un confine bensì l'espansione in una sfera che concepisce, accanto al fisico, anche la sua parte immateriale, il metafisico. In sostanza, quel Piave è una sensibilità emotiva speciale, un modo di mettersi in relazione con la natura nel tentativo di capirne lo spirito più autentico. La pittura è lo strumento di conoscenza con cui Giromel converte la natura da lui percepita e meditata, troppo vasta e complicata per essere espressa nella prosa di un discorso verbale, nella sintesi dell'astratto lirico, il campione a cui intuitivamente riconosce la possibilità di poter rendere il senso del tutto, diventando il suo correlativo estetico”.



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