Venus in furs

Venus in furs Segnalato da Frattura Scomposta

Frattura Scomposta

Categoria: Mostre

Data: dal 09 marzo 2024 al 06 aprile 2024

Indirizzo: Via Umberto I 108 – ingresso da via Carducci 2 – Robecchetto con Induno

Provincia: Milano

Orario di apertura: da mercoledì a domenica dalle 14.30 alle 19.30

Sito internet: www.spazioartecontemporanea.com/project/venus-in-furs/

Referente: SAC

Per informazioni: 03311227674

E-mail: info@spazioartecontemporanea.com


VENUS IN FURS
Progetto ideato da: Antonella Casazza, Loredana Galante e Marta Mez
Testo critico di Rebecca Delmenico

9 marzo – 6 aprile 2024
inaugurazione sabato 9 marzo h 17.00

SAC – Spazio Arte Contemporanea
Via Umberto I 108 – ingresso da via Carducci 2 – Robecchetto con Induno – MI

info: 03311227674 – info@spazioartecontemporanea.com
orari: da mercoledì a domenica dalle 14.30 alle 19.30
spazioartecontemporanea.com/project/venus-in-furs/
 

Il romanzo VENUS IN FURS (1870) opera di Leopold Von sacher Masoch, rimane celebre nella memoria collettiva: Severin, un uomo sobrio, racconta della propria devozione assoluta per Wanda, che lui identifica con Venere, dea dell’amore. Nella stanza di Severin campeggia un dipinto, per il quale dice di aver tratto ispirazione dalla Venere allo specchio di Tiziano, che raffigura una venere del nord che indossa solamente una pelliccia: essa è l’incarnazione della donna perfetta secondo le proprie fantasie.
Ma la protagonista, proprio in virtù di quella forza che tanto sobillava l’animo di Severin, si ribella e si emancipa dall’ideale a cui è associata per spogliarsi di quella pelliccia che la imprigionava in un ruolo.
VENUS IN FURS è in misura più profonda la definitiva affermazione del desiderio di esprimersi e dell’istinto creativo come forza generatrice.La collettiva “Venus in Furs” riunisce un gruppo di artiste che hanno deciso di esprimere il loro estro e la loro creazione proiettata come pulsione di vita, quello che Freud chiamava Eros, dal nome della divinità greca dell’amore.
Ogni artista si apre a un dialogo che restituisce un grande affresco dove confluiscono, attraverso media diversi, aree di ricerca che indagano il tessuto contemporaneo nelle trame dell’esistenza.
Parliamo del tema della memoria e della percezione del tempo, dei ricordi, o dell’inconscio e dei suoi luoghi inesplorati, passando per il corpo femminile, sinuoso e fluttuante come un velo o scultoreo. La donna e il suo essere nella società odierna è vagliata nel suo scardinarsi dal classico ruolo di angelo del focolare, e allora l’immagine femminile è dipinta mentre è rinchiusa in asfissianti ambientazioni domestiche permeate di infiorescenze, o è alle prese con comuni faccende. Si passa anche all’attualità più stringente, con tematiche sociali che toccano l’antispecismo o più direttamente legate al mondo femminile, delineando percorsi che per quanto dolorosi portano alla rinascita e al ritrovamento di sé.
L’arte ha un valore sociale, di avvicinamento tra le persone, di unione, come un rito collettivo dove regna il principio greco della kalocagathia, dove ciò che è bello è anche buono.
La collettiva VENUS IN FURS è stata possibile grazie all’impegno di Loredana Galante, Marta Mez e Antonella Casazza, che hanno costituito un comitato che si è occupato di coordinare e realizzare il progetto.

Artiste:
Silvia Beltrami
Marianna Bussola
Anna Caruso
Antonella Casazza
Elisa Cella
Eleonora Chiesa
Cristina Costanzo
Ilaria Del Monte
Loredana Galante
Debora Garritani
Giovanna Lacedra
Coquelicot Mafille
Florencia Martinez
Marta Mez
Elena Monzo
Saba Najafi
Ieva Petersone
Alessandra Rovelli
Marta Sesana
Milena Sgambato
Tina Sgrò
Sanda Skujina
Vania Elettra Tam
Francesca Vitali Boldini



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