“sensualità ed introspezione”

“sensualità ed introspezione” Segnalato da M'arte

M'arte

Categoria: Mostre

Data: dal 02 ottobre 2016 al 08 ottobre 2016

Indirizzo: Vicolo dei Lavandai, 4 -Milano-

Provincia: Milano

Orario di apertura: Vernissage dalle 17.00 mercoledì- domenica 15.00 19.00

Come arrivare: Mm Verde Fermata Porta Genova

Sito internet: www.facebook.com/SpazioMarte

E-mail: associazioneculturalemarte@gmail.com


Opening:  2 Ottobre 2016 dalle 11,00 alle 19.00

Vernissage Domenica 2 Ottobre dalle 17.00

In mostra fino al 8 Ottobre alle 18.00

 Presso: ARTelier dei Navigli – Vicolo dei Lavandai 4 –Mi-

 Apertura al pubblico: dalle h 15.00 alle h 19 dal mercoledì a domenica.

 

 Due artiste a confronto, con l’intento di raccontarci il loro modo di vedere il mondo, di percepirlo, secondo un “sentire” molto originale, ricco di spunti attualissimi, di viaggi onirici, di sensazioni.

Spazio m’Arte e l’ARTelieri dei Navigli presentano due artiste innovative ed emergenti.

 

Simona Ciaramicoli, classe 1971. Ha sempre amato la pittura e l'arte in generale. Crescendo sviluppa il suo percorso ed il suo “Essere” tra Como e Milano, dapprima frequentando la scuola di Stilismo a Como , successivamente l'Istituito d'Arte di Cantù, per poi approdare nel 1992 all'Accademia di Bella Arti di Brera laureandosi, nel 1998 e con 100 e Lode, presentando la tesi dal titolo “ La piega, il corpo  e la materia. L'inflessione o le linee di P. Klee attraverso un testo di G. Deleuze”.

Da sempre affascinata dalla linea ed il corpo, al punto che questi diventano i protagonisti principali delle sue opere  e ritiene che “Il corpo è vedente e visibile, guarda ogni cosa : esso è incluso tra visibile e mobile.”

Con la prevalenza di colori scuri identifica le ombre, elemento che determina la linea, la piega e la fluidità soprattutto di un corpo femminile; così facendo cerca di far prendere vita al corpo tra il mondo e se stesso, contrastando l'elemento principale con colori di fondo energici e significativi.

 

Cristina Donati Meyer, classe 1985.

Quando dipinge o quando si lancia in una performance, anche mettendo a rischio la propria incolumità, Cristina lo fa con pura incoscienza e spontanea naturalezza. Nelle sue opere si fondono diverse forme di comunicazione: dalla pittura alla foto, dalla rivitalizzazione di materiali di scarto alla tridimensionalità. Dipingere per Cristina non è un esercizio accademico o decorativo bensì una sorta di trasfigurazione in trance. La sua psico-arte è il frutto della mente e dello spirito che trasformano in colori, segni e figure, emozioni, sensazioni e rimandi ancestrali. E' come se qualcuno , da una dimensione altra, le muovesse le mani, le spatole e i pennelli. Una sorta di arte medianica per cui l'artista non è da sola a creare. Nonostante le suggestioni mistiche, l'arte di Cristina è immersa a pieno titolo nella contemporaneità dei problemi sociali, delle questioni più scottanti e delle angosce della donna e dell'uomo contemporanei. La sua arte racconta di spiriti, di femminicidio, di sangue che gronda, di migranti morti in mare, di bombardamenti, di ambiente deturpato, di animali. Di barlumi di speranza, di amore e futuro.

E' un'arte terapeutica, che aiuta l'artista a sopravvivere e a trasmettere sensazioni vitali.

 

www.facebook.com/ArtelierdeiNavigli/

 




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