Dino Vaccaro

Dino Vaccaro Leonardo Vaccaro
Trissino (VI)

Iscritto dal
31/01/2015
Categoria: Pittori

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Opere inserite: 14

Visualizzazioni profilo: 2857

Voti ricevuti: 14 Chi ha votato?


Data di nascita: 04/03/1958
Residenza: Trissino - VI
Telefono: 3407580424


 Dino Vaccaro è, per me, il maestro di una pittura intrisa di esistenza che, potremmo dire, corre sul passo stesso degli umori e dei sentimenti di ogni giorno, si formula sull'esperienza quotidiana di emozioni in rapporto con le cose e con i fatti individuali e sociali.

Ma la pittura di Vaccaro può essere scissa nelle produzioni di due distinti periodi. I suoi primi lavori sembrano essere una rivisitazione emozionale della fanciullezza, il tentativo di personificarla, di catturane con il gesto del dipingere l’aspetto più puro: di comunicarne la meraviglia dell’innocenza.

Tra questi dipinti ricordiamo Tiro di fionda (osservando questo dipinto il fruitore, non senza sorpresa e sconcerto, ha modo di trovarsi in una posizione atipica ad osservare un lancio di fionda e gli occhi di un bimbo colmi della gioia senza compromessi della gioventù).

I suoi ultimi lavori comunicano invece l'esperienza della propria esistenza e il suo rapporto con eventi storici rilevanti nella storia della Sicilia e dell’Europa. Tra questi dipinti ricordiamo:Tempesta devastante (una personalissima riflessione sulgenocidio degli ebrei per mano nazista); Dalla Pirrera a Charleroi (dedicato agli emigranti siciliani che lasciarono la propria terra e i propri affetti per andare a lavorare nelle miniere del nord dell’Europa); Sangue rosso (dove l’artista sembra porre, nel gesto della madre che fugge terrorizzata proteggendo il proprio pargolo, la sconfitta dell’innocenza per mano assassina); e, non certo ultima per significato e bellezza, la tela Rosa di Sicilia (dove il meraviglioso sole del Sud sembra compiacersi alla musica ed al canto di quella grande artista che fu Rosa Balistreri).

Nelle sue più recenti opere, Dino Vaccaro ci regala una concezione della pittura come disamina e giudizio della realtà e, in quanto registro facilmente accessibile a tutti, strumento di riflessione e denuncia e quindi, in qualche modo, utile per cambiare le cose. Questa vocazione testimoniale del proprio tempo, dei suoi conflitti e delle sue passioni, nell’arte del ciancianese passa sempre attraverso il filtro di un solipsismo che incide sulla tela l’esperienza personale trasformandola in riflessione umana e umanistica.

 Prof. Giuseppe La Rosa

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BIOGRAFIA UFFICIALE:

Qualche tempo fa Dino Vaccaro mi contatta per invitarmi a visitare un sito da lui creato, Villachincana, un salotto culturale online.

Avevo un ricordo sbiadito di Dino subito mi misi al computer per cercare una sua foto.

L’immagine del ragazzo che conservavo veniva soppiantata dal viso dell’uomo che era diventato.

Scrutavo i tratti del viso per ricordare e, a un tratto, mi sovvenì l’immagine del ragazzo sempre in prima linea per tutto quello che si sposa con l’arte

Capii subito che il mio compaesano aveva conservato con gli anni quell’animo sensibile in continua ricerca di tutto ciò che potesse accrescere questo dono.

Dino nasce in un paesino dell’entroterra siciliano tra le falde dei monti Sicani e la Valplatani, terra di zolfatari e di contadini, terre cantate e amate da Luigi Pirandello, Alessio Di Giovanni e Rosa Balistreri: CIANCIANA. Paese che, malgrado il trasferimento al Nord per lavoro, rimarrà sempre nel suo cuore, dove scappa appena possibile per rigenerarsi, sapendo bene che le proprie radici con il tempo, affondano sempre di più nella terra che lo ha generato. E che da lì come un’arrestabile linfa alimentano le sue passioni.

Passioni e tradizioni che esporta al Nord per non dimenticarle facendole rivivere, e condividere con i suoi compaesani: allestisce la tavola di San Giuseppe, (la prima in Veneto), fa gustare dolci tipici siciliani e persino il panino con la milza.

Il suo percorso artistico inizia con la Fotografia intorno agli anni SettantaSceglie l’immagine come linguaggio universale aperto a tutti.

Una passione, quella della fotografia, che lo porta in giro a immortalare attimi di vita vissuta e luoghi a lui cari. Impressiona sulla pellicola tutte le immagini che gli suscitano emozioni, senza mai alterarle nei loro valori fondamentali, cercando sempre nuove angolazioni con cui osservare la realtà, per stupire, emozionare e raccontare. Per fermare, anche, lo scorrere inarrestabile del tempo che si porta via ogni istante vissuto, per poi un giorno -come lui stesso afferma- cullarsi in questo mare di ricordi, e nello stesso tempo condividerli e consegnarli alle generazioni future.

Fotografare, per Dino, diventa un bisogno, come respirare. Bisogno che non si arresta solo all’immagine fotografica ma che con il tempo si trasferisce sulla tela.

All'inizio del suo cammino da pittore Dino Vaccaro dipinge quadri di contenuto vagamente autobiografico, realizzati in atmosfere vive nella sua memoria. Artista di strada, autodidatta, introverso-conteplativo, che non vuole rimanere isolato, è sempre alla ricerca di un nuovo modo di esprimersi, fino a che entra in contatto con il vero mondo dei pittori: Pietro Arfeli e Beniamino Caramanna, in particolare, lo guidano alla scoperta di quel mondo pittorico verso cui, nebulosamente, ma anche irresistibilmente, si era sempre sentito attratto.

 

………… MA RACCONTATO PITTORICAMENTE IN MODO ACCENNATO E NAIF (IDEALE) CIO' CHE FA SEMPRE PIACERE ALL'OCCHIO AFFAMANTO DI CULTURA E CURIOSITA'.

DIREI CHE HAI FATTO CENTRO E DIREI CHE DOVRESTI, A MIO PARERE, CONTINUARE AFFETTIVAMENTE CON QUESTA STRADA E CIOE' "RACCONTARE" A MODO TUO E SEMPLIFICATO

TUTTO CIO' CHE TI VIENE IN MENTE E DI CUI RIESCI A VEDERNE UN INTERESSE CON PIU CAMPI DA INSERIRE. (1)

 

Con l'incoraggiamento di questi amici, ma anche della moglie, e il confronto con il loro modo di pensare e il senso di libertà che la loro pittura gli comunica, riprende a dipingere con nuovo spirito e maggiore sicurezza.

Nascono così le nuove opere dedicate a eventi storici che lo hanno profondamente turbato, come Tempesta devastante, dedicato a tutti gli ebrei morti per mano nazista; Minatori, in ricordo degli emigranti che lavoravano nelle miniere; Sangue rosso a Portella delle Ginestrein memoria dei morti per mano mafiosa.

E tele come Rosa di Sicilia Dedicato a Rosa Balistreri sua Musa per le scelte sociali e politiche..

Instancabile nel suo eclettismo, nel 2009, crea il portale Villachincana,. Un Contenitore Culturale Pluridimensionale aperto alle continue iniziative culturali, proposte sia dalle redazione che dagli utenti, a tutti coloro che vogliono stare insieme, conoscersi, fare salotto, in questa villa virtuale, discutendo di arte e cultura.

Dando voce all’arte di esprimersi in tutte le sue forme.

 

(1) Pietro Arfeli in uno scambio di mail

Angela Chiazza

  • Occhio di bue
  • DALLA PIRRERA A CHARLEROI
  • CARNALA - Epopea di un'infanzia vissuta nell'inferno della zolfara
  • Casa contadina
  • Sicilia
  • Sguardo ravvicinato

Commenti sulle opere di Dino Vaccaro:

Ho votato tutte le tue opere perchè li trovo interessanti


commento di Intarsiatore sull'opera ROSA DI SICILIA - martedì 10 febbraio 2015 alle ore 12:37

bello e toccante,,complimenti sinceri !!!!!


commento di Mauro Bombelli sull'opera Scarpette rosse - venerdì 04 settembre 2015 alle ore 12:00

 Ciao, posso avere il prezzo fisso del tuo lavoro tramite e-mail: xavtoterot@gmail.com


commento di Contattami Via Mail: Xavt sull'opera Occhio di bue - lunedì 17 agosto 2020 alle ore 16:34
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