"in / es presso" - proponendo nuove proposte per l'arte contemporanea

Segnalato da Sergio Davanzo

Sergio Davanzo

Categoria: Mostre

Data: dal 19 agosto 2010 al 23 agosto 2010

Indirizzo: palasport Forte dei Marmi

Provincia: Lucca

Orario di apertura: 17,30 alle 23.30

Sito internet: www.proponendo.com/

Referente: Sergio Davanzo

Per informazioni: 349 6494454

E-mail: sergio.davanzo46@gmail.com


In/ES presso: in un’esplosione dirompente di energia Sergio Davanzo definisce la struttura di un proprio originale codice espressivo per sentimenti ed emozioni.

In/ES presso, il nuovo evento/esposizione di Sergio Davanzo, deve il proprio nome ad un’intersezione di suggestioni e messaggi, relativi al sentire emotivo ed alla sua connessione con l’atto sociale/socializzante di prendere un caffè. Espresso. Non a caso la prima tappa del percorso espositivo è proprio un bar, il Sei Come Sei, in Corso del Popolo a Monfalcone, dove una selezione dei quadri di In/ES presso rimarrà dal 15 maggio al 21 luglio, per poi spostarsi a Forte dei Marmi, in occasione dell’iniziativa artistica Proponendo, dal 19 al 23 agosto 2010.

Ad ispirare il pittore stavolta una riflessione sulle fasi comunicative delle proprie emozioni. La volontà di esternazione e l’atto enunciativo prendono vita dalla presa di coscienza della necessità di estrarre uno dopo l’altro i frammenti della propria personalità, traducendone i contenuti in messaggi. Impulsi che andrebbero tradotti, e necessariamente filtrati da un codice comune di sentire, per conseguire un obiettivo di condivisione e prossimità. Ma Davanzo si ripropone di analizzare il processo piuttosto che la sensazione in sé, destrutturandolo in fasi e passaggi.

La prima sezione del percorso si occupa della fase iniziale, in cui il sé è ancora chiuso, introverso, servendosi di una gamma cromatica circoscritta a tre nuclei di base (rosso, nero e metallo) sviluppa in pezzi come “La figura dell’attesa”, “L’ultima solitudine” “Visone: l’innocenza del dolore” una inquietante consapevolezza dell’imminente mutamento strutturale dell’apparato socio/affettivo del soggetto emittente, senza tralasciare il tormento che ne deriva. Siamo qui nella fase definibile “IN”, ancora racchiusa nel pensiero indefinito e turbativo.

Segue la fase meno buia della presa di coscienza di ciò che è la necessità di apertura, graduale, contrassegnata dalla crescente presenza di nuove tonalità naturali e calde, moka, volte irrimediabilmente all’area semantica del caffè, mentre il metallo passa dall’argento all’oro. Intervengono gusto e fragranza a stimolare i sensi, a partire da pezzi come “Sogni incerti” e “Segni incerti” fino ad arrivare a “Un ascolto perfetto” e “Vie d’uscita”. INquietudine ed INcertezza vengono via via superate, ed inizia la fase di ESternazione.

La terza ed ultima fase del percorso vede un sentimento in piena esplosione. Passioni, affrancate da dubbi e sensi di colpa, emergono da fondi di buio. Rosso ed oro testimoniano con forza l’irreversibilità della scelta, in cui anche emozioni più violente trovano ESpressamente coronamento. I pezzi coinvolti sono “Irreversibile”, “Reattivo”, i quattro elementi di “Sedotto”, accanto a “Carnale” e “Delittuoso”.

Il percorso è totalmente astratto. Tutte le tele presentano una base di acrilico, sulla quale si innestano episodicamente elementi sintetici o pigmenti naturali. Davanzo in questa serie usa il colore con forza e parsimonia, affidandogli una forte carica connotativa ed ampliando la gamma cromatica solo nella necessità di arricchire la valenza simbolica e contenutistica del concetto su cui lavora. Pennellate decise e leggermente diluite individuano l’ambito d’azione, su cui si sovrappone un dripping misurato, calibrato eppure esplosivo, che spesso declina in casi diversi le varianti più significative dello stesso leit motiv. Un’action painting di natura inedita per l’autore, ponderata quanto raffinata, che sottolinea come gocciolamenti ed effetti vadano cercati anche sotto la superficie, a rivelare nuovi, sapienti effetti di luce.

 

maria Sole Politti



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Commenti:

C’è una prometeica forza nelle opere di Sergio Davanzo che riconduce, con la certezza del segno e lo schiaffo del colore, ad un confronto con la realtà che non conosce compromessi o debolezze.
L’artista non abbassa lo sguardo e davanti all’esistenza egli si assume il diritto di dichiarare la verità. Lo fa attraverso un linguaggio visivo essenziale, sintetico, corrosivo, violento, titanico, provocatore. Usa la titolazione dei suoi quadri come dei tazebao: sono verdetti che illuminano, parole che possono essere incipit quanto sentenza lapidaria su un argomento che la tela sintetizza in linee di immediata intuizione, con un uso dirompente dell’elemento cromatico, con tinte che acquistano voce. Davanzo riesce a far riecheggiare nel movimento dei suoi quadri le vibranti intensità del paradosso creativo, in bilico tra ragione e gesto puro ed istintivo, folgorazioni che sono rivelazioni e universalità
 

fabio Favretto


postato da Sergio Davanzo - lunedì 12 luglio 2010 alle ore 19:44

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