Carla Rhapsody

Carla Rhapsody Giancarla Parisi
Torino (TO)

Iscritto dal
24/04/2012
Categoria: Pittori

Opere inserite: 51

Visualizzazioni profilo: 4205

Voti ricevuti: 234 Chi ha votato?


Data di nascita: 01/11/1912
Residenza: Torino - TO
Telefono: -----


Young Italian painter presents his paintings with a choice of colors that convey
more intense emotions, creating works very special and unique.
His paintings bring to viewers who dwell on the details and not be limited to simple
look, but above all, to perceive and reflect.
Perhaps the beauty and uniqueness of these paintings is to conceal a message
that only invites the viewer closer to a thorough search of it,
starting from a careful analysis of patterns of colors printed on canvas.
E 'can be summed up his work as a constant and uniform
poetry composed by colors and shapes with a brush made by impressing his own personal
and deep perception.
His paintings leave ample room for different interpretations, even sending in those who
observed for the first time a strong sense of expressive freedom.
and deep perception. 2012

                                          Asserire   
 Carla Rhapsody è un’esponente di quel movimento artistico
piuttosto che di un altro, parrebbe equivalente a tentar
di descrivere le progressioni armoniche
bachiane in un solo di free jazz.
C’è anche chi ci prova, ma è inopinabile la costrizione
ad un’obbligata classificazione.
Indubbiamente, accenni della Low-brow Art nelle sue opere,
sono evidenti ma non così palesi da offrire
la ghiotta e rapida occasione di - in essa - vederla rappresentante.
Equiparandola ad un confronto quasi “wikipediano”
con il pop surrealismo classico.
In lei avvertiamo una ribellione “paradossalmente” dadaista,
un rifiuto categorico all’highbrow,
alla razionalizzazione standardizzata dell’irrazzionale.
Angeli e demoni, in uno spesso ossimorico ma eccitante connubio,
emergono prepotentemente nei suoi lavori.
La provocante sensualità esplosa in uno sfavillo poco terreno. (L.C.) cronaca qui Torino 2013
 

Proiezioni Transumaniste in Giancarla Parisi

a cura di Marcello Francolini, critico d’arte. 2014

 

Giancarla Parisi attinge a piene mani sia nei confronti di una pittura retrò (Klimt, anche per l’uso di materiali di sapore ottocentesco come l’oro; il liberty, nella sua figurazione della suffragetta) sia nel mix post-pop fatto di fumetti manga, fantascienza, eroine protofemministe e colorazioni surrealiste.  

Al di là delle disseminazioni citazionali che sono presenti nelle opere della Parisi come normale bagaglio visuale dello Zeitgeist del XXI secolo, appare molto più importante mettersi al di qua del processo di visualizzazione per osservare un umanesimo tecnologico che trasuda dalle lividure epidermiche di queste madri-terre post-atomiche. 

In questa biografia specifica la tecnologia non è vista come via d’uscita dal mondo, come “stato di Trance”, la Parisi mantiene cioè ben saldi i confini del corpo senza giungere né a una celebrazione acritica e completamente ottimistica, né a un’accettazione ingenua, che appunto, assuefà. 

All’opposto di ciò, qui la tecnologia è un’induzione a trascendere l’apparente, è un “valore conoscitivo dell’immaginale” che stabilizza la forma. 

Così mentre la smaterializzazione in atto dei processi sociali avanza verso un progressivo assottigliarsi della materialità del mondo, l’indagine di Giancarla muove all’opposto partendo proprio dalla materialità del corpo, per insinuarsi nei desideri e stati interiori aspirando a ricucire una dis-identità collettiva attraverso un processo di ri-iconologizzazione dell’identità.  

Forme meditate e da meditare. Meditate sono le costruzioni articolate della forma mediante linee-forza sinuose, accondiscendenti, ferormotiche che stimolano il gusto e il tatto. Una volta disinibito, l’astante può meditare sulla complessità dei vari simboli disseminati sullo schermo. Ecco l’evidenziarsi di telepresenze in cui l’artifizio non è mediato dalla tecnologia ma è reso evidente dall’artificiosità dell’agire pittorico che avverte un reale desiderio di trans-umanizzare

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 



Giovane pittrice italiana, ci presenta i suoi quadri con una scelta di colori che trasmettono   sempre intense emozioni, realizzando opere molto particolari ed uniche nel loro genere. Le sue tele pongono chi le osserva a soffermarsi sui dettagli e non a limitarsi al semplice guardare, ma soprattutto nel percepire ed a riflettere. Probabilmente la bellezza e la particolarità di questi quadri sta nel celare un messaggio   che invita solo l’osservatore più attento ad una scrupolosa ricerca di esso, incominciando da un’attenta analisi delle trame dei colori impressi sulla tela. E’ possibile riassumere il suo lavoro come una costante ed uniforme poesia composta da colori e da forme realizzate imprimendo con il pennello le proprie personali ed profonde percezioni. I suoi dipinti lasciano ampio spazio alle interpretazioni più diverse, trasmettendo anche in chi li osserva per la prima volta un forte senso di libertà espressiva e profonde percezioni.

 

 

  • Resilienza 4.0
  • Mesmerize
  • ORO
  • part. La Giocanda.
  • RapsoCoded
  • Sotto il Sole

Commenti sulle opere di Carla Rhapsody:

ciao splendore...


commento di Marco Bottaro sull'opera Sono Qui - domenica 10 giugno 2012 alle ore 12:26

 inserisci le dimensioni dei quadri....


commento di Marco Bottaro sull'opera Madonna Rettiliana - giovedì 06 settembre 2012 alle ore 09:48

Non ha bisogno di un volto, ognuno di noi ne darà uno. Stupendo......


commento di Intarsiatore sull'opera Donna Senza Volto - mercoledì 17 ottobre 2012 alle ore 16:30

non potevi dare titolo migliore...


commento di Monica Bianchini sull'opera Mesmerize - mercoledì 28 novembre 2012 alle ore 11:28

bellissimissimo!!!!!


commento di Monica Bianchini sull'opera Desperate Hours - mercoledì 28 novembre 2012 alle ore 11:28

complimentiiiiii!!! e buon lavoro...da un'astrattista/futurista..


commento di 3mddi sull'opera Sono Qui - mercoledì 28 novembre 2012 alle ore 12:02

 bellissimo, brava


commento di Taibi sull'opera Ambasciatrice Reticuliana - giovedì 06 dicembre 2012 alle ore 21:51

 grazie Taibi.


commento di Carla Rhapsody sull'opera Ambasciatrice Reticuliana - venerdì 07 dicembre 2012 alle ore 01:18

 grazie ...anche i vostri dipinti mi piaciono molto.


commento di Carla Rhapsody sull'opera Sono Qui - venerdì 07 dicembre 2012 alle ore 01:20

 Grazie Monica 


commento di Carla Rhapsody sull'opera Desperate Hours - venerdì 07 dicembre 2012 alle ore 01:21

Proprio così. Grazie Intarsiatore . Carla


commento di Carla Rhapsody sull'opera Donna Senza Volto - venerdì 07 dicembre 2012 alle ore 01:22

mi piace da morire

 


commento di Marco Bottaro sull'opera Lapislazzuli - mercoledì 23 gennaio 2013 alle ore 17:39

 Molto sensuale,complimenti!


commento di Valerio Prestia sull'opera Desperate Hours - sabato 09 febbraio 2013 alle ore 11:02

 Brava!!


commento di Sabrina Barbagallo sull'opera Arcobalenga - lunedì 15 aprile 2013 alle ore 13:30

Bellissima serata ieri in via della Spiga per il vernissage dell' artista Carla Rhapsody dove ho ammirato opere molto particolari e di straordinaria espressività. L' artista nei suoi dipinti punta molto sui colori, nei volti valorizza l' intensità nei grandi occhi. Tutti i ritratti trasmettono, secondo me, una irrompente sensualità come nel mio preferito: " Mesmerize " Luciana Rassati 


commento di Carla Rhapsody sull'opera Mesmerize - lunedì 10 giugno 2013 alle ore 00:29

 Bellissimo lavoro!!

 


commento di Teresa Esposito sull'opera Oltre L'Arcobaleno - martedì 11 giugno 2013 alle ore 19:05

Una artista poliedrica onirica di grande talento con un fascino artistico che ha saputo inebriare la serata con il racconto dei suoi dipinti e dei suoi sogni fotografati su tela....Alcune tele inoltre sprigionano un profumo di sensuale eccitazione oculare fino a doverne dibattere con la artista che sebbene sorniona non lo dia ad ostentare ci scatena il desiderio assoluto di consapevolezza artistica..... mistica fata....(L.B.) 


commento di Carla Rhapsody sull'opera Black Oracle - martedì 22 ottobre 2013 alle ore 20:53

"Condussemi da lei quell'arte bella
che discendea dalle sue dita alate
con avide labbra testè baciate
quasi il nettar a sugger d'una stella;

e la passion, che il cuore e l'ardimento
rende l'indugiar tanto più duro
nell'attesa impaziente del futuro
tra tutte le cose ch'io mi sento.

L'orologio rintocca lentamente
e marca il tempo della mia città
onde l'eco risuona nella mente;

che il sogno divenga dunque realtà,
lo iato sia richiuso immantinente
e ciò che è intero succeda alla metà". (S.S.)


commento di Carla Rhapsody sull'opera Rubber Rabbit - martedì 22 ottobre 2013 alle ore 20:55

"Condussemi da lei quell'arte bella
che discendea dalle sue dita alate
con avide labbra testè baciate
quasi il nettar a sugger d'una stella;

e la passion, che il cuore e l'ardimento
rende l'indugiar tanto più duro
nell'attesa impaziente del futuro
tra tutte le cose ch'io mi sento.

L'orologio rintocca lentamente
e marca il tempo della mia città
onde l'eco risuona nella mente;

che il sogno divenga dunque realtà,
lo iato sia richiuso immantinente
e ciò che è intero succeda alla metà". (S.S.)


commento di Carla Rhapsody sull'opera Guendalina Art in e-motion - martedì 22 ottobre 2013 alle ore 20:56

il senso meraviglioso della pittura che Giancarla  possiede, non è quello di significare una realtà, ma quello di essere una realtà; poiché ciò che  realizza nella forma  non ha esistenza se non in questa forma, l'immagine non può dunque significare che se stessa; di distinguere, e privilegiare, l’espressione visiva , la sua interiorità in cui sono le «sensazioni colorate e luminose» fornite dall’organo visivo a formare la conoscenza del reale e che si materializza nell'irreale. L’espressione plastica, è estremo punto di arrivo della sua evoluzione artistica.

by Franco Pisciotta


commento di Carla Rhapsody sull'opera La Terra Promessa - mercoledì 15 gennaio 2014 alle ore 00:40

Stupenda icona!


commento di Mimmo De Pinto sull'opera Icona 2.0 - giovedì 16 gennaio 2014 alle ore 10:48

Davvero bello ! complimenti ! ottimo stile !


commento di Rasta sull'opera Icona 2.0 - giovedì 16 gennaio 2014 alle ore 20:03

 il silenzio è molto di più dell'assenza di rumore

ecco sto cercando il silenzio… per cogliere meglio la sorprendente intensità del linguaggio del corpo… pose, sguardi, espressioni


commento di Shadout Usul sull'opera Rubber Rabbit - venerdì 31 gennaio 2014 alle ore 03:45

 She could mesmerize an audience by the sheer force of her presence...


commento di Shadout Usul sull'opera Mesmerize - venerdì 31 gennaio 2014 alle ore 03:49

"L’arte riesce  a ricondurre l’esistenza esteriore nello spirituale in modo tale da permettere all’apparenza esterna di diventare conforme allo spirito come sua propria rivelazione. Attraverso questa riconduzione viene riaffermata la superiorità del bello artistico sul bello naturale."( Hegel ) . Il bello dell'arte di Giancarla Parisi  ne è la prova.  Franco Pisciotta


commento di Carla Rhapsody sull'opera Tecnosophia - venerdì 31 gennaio 2014 alle ore 15:29

L'arte transumanista nel mondo e in Usa in particolare ha un nome preciso e fin dagli anni '90: ovvero Natasha Vita More, Marina Abramovic o Laurie Anderson generation, in modulazioni più radicali, multimediali e soprattutto "scientififiche" . Altri input forti, spesso ancora poco noti, certa fantascienza di spicco, Bruce Sterling e persino Dan Brown. In Italia discorso nascente... quasi tutt'uno con il ritorno del futurismo. Giancarla Parisi, prossima si a certo primo novecento, finanche a certa pop o iperrealismo italiano, allo stesso Nuovo Futurismo di Marco Lodola e Renato Barilli, già con Transhuman Woman è icona riconosciuta per l'Italia. Ora con Omegalfa... il software è programmatico: nuovi lavori transfigurativi o più immateriali con il corpo umano, volti o spruzzi di volti, femminili, in mutazione in primo e significativo, neppure piano ma - nella metafora grattacielo, meglio ecocielo al passo con l'anno 2014. Arte contemporanea pura il segno, tuttavia dopo una digitalizzazione virtuale al quadrato postweb... Come una perfetta tecnosibilla Giancarla Parisi esita oggi come , quasi perfetto microanello di Saturno, tra il segno/sogno multicolore pre-post-internet, sublime postmoderno per grazia cosmodinamica e futuristica. Roberto Guerra


commento di Carla Rhapsody sull'opera Omegalfa - mercoledì 14 maggio 2014 alle ore 19:18

“Giancarla Parisi:  “…Omegalfa “The nemesis paradeigma” vuole esprimere quel misto di speranza e paura tipica degli ” ultimi giorni dell’ impero”, quando tutti, più o meno consapevolmente, stanno traghettando attraverso quel periglioso tratto di mare che conduce verso una nuova e misteriosa epoca della storia umana, che per la prima volta potrebbe diventare finalmente transumana, sperando altre sì che non diventi inumana” Milano, 10 aprile, Giancarla Parisi


commento di Carla Rhapsody sull'opera Omegalfa - lunedì 14 luglio 2014 alle ore 14:47

"In limine"
La pioggia di sentimenti

Giancarla Parisi vista dal Prof. ALESSIO VARISCO
Dovendo presentare Giancarla Parisi che taluni esprimerebbero artista transumanista, con divagazioni ed ascendenze futuriste, vorrei innanzitutto chiedere che cosa sia per questi l'Arte. Credo che sia ricerca di Sapienza, di raccogliere l'Arcano. Si pensi all'homo faber, nacque ed inventò la ruota per muoversi, le palafitte per evitare che le esondazioni gli portassero via il suo alloggio e il fuoco per poter cuocere e così cibarsi di cibi, alchemicamente, trasformati da solidi in liquidi e al contrario... Ma quell'uomo archetipico, primitivo non parlava. Non conosceva suoni, se non i barriti, i muggiti, i nitriti degli altri esseri. Sino a che un demiurgo della storia, lo sciamano, inventò le pitture rupestri: un medium fra l'umano ed la μετά τα Φυσικά, (metá tà physicá), ovvero "oltre la fisica". Insomma se potessi usare una metafora l'uomo ha da subito pensato al trascendente, cercando di potersene appropriare, di mettere in comunicazione, cercando un suono ed inventando dalla Pittura tutti gli altri linguaggi: la scrittura, la parola. 
Certo è che Giancarla non ha saputo apprezzare il silenzio, o meglio ha cercato nei suoi silenzi di dare spazio a quell'espressione caratteristica che è la pittura trasportando le sue competenze ed abilità che spaziano -sin da giovanissima- dalle fotografie di moda alle relazioni pubbliche. In questo humus ha permeato le proprie abilità, ha saputo ascoltare i propri sogni, scoprendo le sue visioni facendole divenire reali. Una delle difficoltà maggiori è tradurre in realtà quanto visto, quanto pensato, oppure sognato. La situazione che si viene determinando è di una fase liminare in cui l'Artista -per essere tale- deve travalicare l'ignoto, facendosi demiurgo ed in assoluta velocità cercare di raccogliere ciò che sente, nel minor tempo possibile, esprimendo quanto ha interiormente assimilato. 
Credo non esistano, ed addirittura potrebbero limitare, l'Esperienza Artistica della nostra Artista! Certamente utilizza svariate tecniche spaziando da lavori di grafica, soprattutto di transportation e di interior design. Ma al di là delle apparenti ascendenze, percepibili nella sua opera con espliciti rinvii all'Art Nouveau -saccheggiando dalla fantastica Tamara De Lempicka al geniale Gustav Klimt- credo che il suo "modo" di fare arte sia molto di più che una semplice opera: è una confessione tenace. Il sapersi sedere, ascoltare, forse quando le brume ci richiamano al silenzio interiore, magari dinanzi ad un buon thea, ad un camino scoppiettante per lasciare che l'eidos divenga Eikon! 
Quest'esperienza estetica accade "in limine" fra ciò che prova l'Artista ed il supporto che si trova a lei dinanzi. Una pittura dal tratto marcato, dai rimandi classici alle forze che compongono l'Universo -aria, acqua, terra e fuoco- che sottolineano la sua necessità interiore di essere precisa ed introspettiva. E "divorando" le sue immagini, repentinamente con un click, a farle scorrere sul mio monitor, non posso che pensare al filosofo Martin Heidegger che così scrisse: «La domanda: "Perché vi è, in generale, l'essente e non il nulla?" reclama il primo posto anzitutto perché è la più vasta, in secondo luogo perché è la più profonda, infine perché è la più originaria.....per il fatto che questa domanda è la più vasta è anche la più profonda. "Perché in generale vi è l'essente ...?" Chiedere perché è come chiedere: quale ne è la ragione, il fondamento? Da quale fondamento l'essente proviene? Su quale fondamento si basa? A quale fondamento risale?» 
Il Grund che sarebbe il fondamento della sua esperienza è dunque Assoluta!
Credo che quest'Arte debba essere letta e vissuta come un'esperienza interiore di un'anima inquieta che pregna delle molte sfaccettature e contraddizioni rivela una profonda lettura della realtà. Quelli che potrebbero apparire dei meri significati criptici sono in realtà dei simbolici legati al significato della vita, al suo scorrere, all'ineludibile divenire delle cose dinanzi all'Arcano. Tutto si compone in quegli sguardi sempiterni che paiono scrutarci per darci risposte, per risvegliare in noi l'Essenziale di quel sentimento che è in noi. 
Fuori piove ed "ascolto" queste Opere, ne odo la Voce e sento che questa poesia di forme e di colori è vera poesia, non falsa, vera che esprime questo travagliato presente. Quegli sguardi Mi sono rimasti dentro, quindi comunicano quella profonda e originaria ricerca di senso! 
Ora buona visione a voi e scusate per la Nostra brevità
Prof. Alessio Varisco 
Direttore Antropologia Arte Sacra
 


commento di Carla Rhapsody sull'opera Matahari - domenica 26 ottobre 2014 alle ore 01:33
There was a time when we sailed on together
Once had a dream that we shared on the way
There was a place where we used to seek shelter
I never knew the pain of the price I would pay
You led me on with a cloak and a dagger
And I didn't know you had made other plans
You had me believe we were meant for forever
I really thought my heart would be safe in your hands
Lorelei
My ship has passed you by
And though you promised me to show the way
You led me astray
You were my lorelei
What kind of fool was I
Cause I believed in every word you said
And now I wonder why
Lorelei (Giacomo Busulini)
C' era un tempo in cui abbiamo navigato insieme
Una volta avevo un sogno che abbiamo condiviso sulla strada
C' era un posto dove andavamo a cercare un riparo
Non ho mai conosciuto il dolore del prezzo pagherei
Mi hai illuso con un mantello e una daga
E io non sapevo che avevi fatto altri progetti
Mi hai fatto credere che fossimo fatti per sempre
Pensavo davvero che il mio cuore sarebbe stato al sicuro nelle tue mani
Lorelei
La mia nave è passato da te
E anche se mi hai promesso a indicare la via
Lei mi ha sviato
Tu eri la mia lorelei
Che razza di idiota sono stato
Perché io ho creduto in ogni parola che hai detto
E ora mi chiedo perche '
Lorelei ( Giacomo Busulini )

commento di Carla Rhapsody sull'opera Lorelei - domenica 26 febbraio 2017 alle ore 18:51

 Buongiorno Posso ottenere il prezzo fisso per il tuo lavoro tramite e-mail:lonsentxav@gmail.com


commento di Contattami Via E-mail: Lo sull'opera Mesmerize - domenica 20 dicembre 2020 alle ore 17:30
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