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Acqua Sporca (Sergio Davanzo)

Acqua Sporca

Commenti sull'opera Acqua Sporca:

“L’acqua era buia assai più che persa
e noi, in compagnia de l’onde bigie,
intrammo giù per una via diversa.
In la palude va ch’ha nome Stige
Questo tristo ruscel, quand’è disceso
Al piè de le maligne piagge grigie.”
(Dante, Inferno, VII 103-108)

Acqua Sporca: Davanzo rinuncia al colore in favore di una necessaria preoccupazione di natura ecologica.
L’acqua per Sergio Davanzo pittore è stata a più riprese fonte di ispirazione ed energia, ma rappresenta anche parte integrante del mezzo che usa per esprimersi, componente essenziale del colore stesso, poiché predilige l’acrilico. È l’acqua che lo diluisce e rende fluido. È ancora l’acqua che lava il pennello, lo pulisce anche metaforicamente, liberandolo dal retaggio di quanto ha già dipinto. Ciò che resta dopo la lavatura del pennello è Acqua Sporca.
La tematica di questa personale di Davanzo affronta in termini profondi il problema dell’inquinamento. Non solo le nostre acque, dai mari ai laghi, sono afflitte dalla presenza di sostanze chimiche non smaltibili, ma è l’intero ciclo dell’acqua ad essere preso qui in considerazione. Si mette cioè a fuoco il male sottile che priva l’elemento acqua delle sue proprietà purificatrici, di naturali e rituali. La principale caratteristica di questo percorso tematico è l’assenza quasi totale di colore. L’energia di rinascita e rigenerazione e la forza vitale di linee e forme, vengono meno. Rimane solo una loro traccia, espressa da una ampia e complessa gamma di grigi che segnano leggeri linee e figure tendenti al geometrismo. Movimento e velocità rimangono sottesi a quasi tutte le tele, così come la forza del tratto. Ma quest’ultima è stavolta un vettore inquietante e volutamente maligno. Reticenti ad abbandonare la produzione di Davanzo, alcune piccole tracce cromatiche permangono, quasi clandestine. Punti microscopici, guizzi, bagliori, circoscritti. Ultime tracce di ciò che era il mondo prima di venire irrimediabilmente compromesso. Una sola, in parte ironica, fonte di speranza è concessa dall’artista in questo panorama di sconfortante ansia. La comunicazione con l’altro da se, con ciò che forse esiste oltre le dimensioni della realtà spazio-temporale, nello spazio. Pertanto l’unica fievole nota di ottimismo viene dai segnali che all’altro si lanciano, in attesa di una risposta che appare estremamente remota, ma pur possibile.
 

(Maria Sole Politti)


postato da Sergio Davanzo - mercoledì 03 marzo 2010 alle ore 19:50

Bellissima mostra: Complimenti!


postato da Dok - sabato 13 marzo 2010 alle ore 23:48

Atmosfera straordinaria, esecuzione musicale perfetta, quadri bellissimi....e cattering insuperabile. La pubblicazione/catalogo della mostra "Acqua Sporca" è molto bello impreziosito dai commenti di Maria Sole. BRAVI TUTTI.....dimenticavo...il tuo "reading" è degno di palcoscenici molto più importanti ( è un complimento!)....dovresti cimentarti più spesso "On the stage"!!!!


postato da Sily - domenica 14 marzo 2010 alle ore 17:30

Vengo a vedere la sua personale Acqua Sporca il giorno 23 marzo. E' possibile incontrarla di persona? Grazie.


postato da Irene - domenica 14 marzo 2010 alle ore 17:42

Si, Irene grazie, sarò presente.


postato da Sergio Davanzo - domenica 14 marzo 2010 alle ore 17:52

Grandissima mostra con un impegno sociale encomiabile: COMPLIMENTI!!!!!


postato da Arman - lunedì 15 marzo 2010 alle ore 14:37

Ho gradito molto la mostra, la vernice, la pubblicazione relativa, la presentazione e l'ambientazione nello studio di Piero Conestabo. Complimenti a tutti siete stati bravissimi!


postato da Erica - martedì 06 luglio 2010 alle ore 19:16

"Pertanto l’unica fievole nota di ottimismo viene dai segnali che all’altro si lanciano, in attesa di una risposta che appare estremamente remota, ma pur possibile."...in buona sostanza o ci salvano gli extraterrestri o ci distruggeremo...io sono pessimista!
 


postato da Vanni - giovedì 08 luglio 2010 alle ore 00:22

Bellissima mostra. Molto interessante il tema ed il sito espositivo. Il tuo pezzo "Volo Radente" il più bello a mio giudizio.


postato da Rissa - giovedì 08 luglio 2010 alle ore 12:19

Di tutte le tue mostre del 2010 questa è l'unica che ho perduto l'occasione di partecipare e mi dispiace molto. Tutte le persone che l'hanno vista sono rimaste entusiaste.


postato da Walter Leone - venerdì 09 luglio 2010 alle ore 01:11

Una vernice "FANTASTICA"!!! complimenti a tutti gli artisti che sei riuscito a coinvolgere...oltre a te, ovviamente!!!!


postato da Gigi - venerdì 09 luglio 2010 alle ore 13:11

Durante questa tua personale ho avuto modo di notare la tua notevole  componente ironico-dissacrante oltre alla tua bravura pittorica. Mi è piaciuta molto la presentazione di Lorella Klun e lo studio Conestabo à veramente una struttura interessante. Buon ultimo notevoli i musicisti che si sono esitibi alla tua vernice. Per me è stata un'occasione di incontrare artisti che conoscevo solamente di nome. Complimenti sinceri per quello che sei oltre che per quello che fai.


postato da Kurt - sabato 10 luglio 2010 alle ore 19:25

"La tematica di questa personale di Davanzo affronta in termini profondi il problema dell’inquinamento. Non solo le nostre acque, dai mari ai laghi, sono afflitte dalla presenza di sostanze chimiche non smaltibili, ma è l’intero ciclo dell’acqua ad essere preso qui in considerazione. Si mette cioè a fuoco il male sottile che priva l’elemento acqua delle sue proprietà purificatrici, di naturali e rituali."

Spendida realizzazione. Tema veramente svolto con perizia notevole: Complimenti maestro!


postato da Dok - domenica 11 luglio 2010 alle ore 12:27

Tra tutte le tue lodevoli e pregevoli iniziative del 2010 al momento questa è stata la mia preferita.


postato da Duchamp - domenica 11 luglio 2010 alle ore 13:09

Interessantissima mostra. Ti propongo di ripeterla nella mia struttura a fine anno. Ti prego di considerare la  proposta.


postato da Universo - lunedì 12 luglio 2010 alle ore 14:16

Nel ringraziarvi tutti penso di farvi cosa gradita postando un commento di Fabio Favretto:

C’è una prometeica forza nelle opere di Sergio Davanzo che riconduce, con la certezza del segno e lo schiaffo del colore, ad un confronto con la realtà che non conosce compromessi o debolezze.
L’artista non abbassa lo sguardo e davanti all’esistenza egli si assume il diritto di dichiarare la verità. Lo fa attraverso un linguaggio visivo essenziale, sintetico, corrosivo, violento, titanico, provocatore. Usa la titolazione dei suoi quadri come dei tazebao: sono verdetti che illuminano, parole che possono essere incipit quanto sentenza lapidaria su un argomento che la tela sintetizza in linee di immediata intuizione, con un uso dirompente dell’elemento cromatico, con tinte che acquistano voce. Davanzo riesce a far riecheggiare nel movimento dei suoi quadri le vibranti intensità del paradosso creativo, in bilico tra ragione e gesto puro ed istintivo, folgorazioni che sono rivelazioni e universalità
 

Fabio Favretto


postato da Sergio Davanzo - lunedì 12 luglio 2010 alle ore 19:48

e uno di Maria Sole Politti:

Sergio Davanzo. Esprime con forza i propri pensieri. Coccola con tenerezza i propri sogni. Ti mostra parti insospettate e inattese di sè, a volte svelandole per gradi, a volte ostentandole all’improvviso, provocando, beffardo. Davanzo dipinge. Una combinazione irrisolta di motivazioni lo spingono ogni volta. Per bisogno. Per voglia. Per gioco. Per dovere. Molti dei suoi quadri sono figli di una forte necessità comunicativa. La necessità di trascendere i limiti delle parole, delle dimensioni spazio-temporali, delle forme codificate, creandone di nuove, più belle, più intense, e dare così rinnovata voce a pensieri profondi, complessi. Ci sono poi i lavori che nascono dal semplice desiderio di lasciarsi andare alla più poetica evocazione di immagini e suggestioni viste e vissute. Essa sfocia poi nella compiaciuta ricerca di complicità di chi guarda e prova, e sente, e, sentendo, rivive. Il risultato è una sorprendente gamma di aperture e contaminazioni sinestetiche, cromatiche e materiche. Nel modus operandi di questo artista spesso un pensiero diventa tematica. Si espande. Definisce in maniera autonoma e prepotente i propri leit motive. Li varia, li allarga, li propone nelle più accattivanti sfumature, per poi gonfiarsi al massimo e, finalmente esplodere, esausto. Finito. Risolto. Perciò i quadri di Sergio sono per lo più contestualizzabili in gruppi. seguono cioè un filone comune fino a prosciugarlo. A volte però l’artista dalla conclusione di una linea ispirativa ne ha già tratte diverse altre. A volte lascia passare del tempo prima di permettere a nuovi tratti di catturare il suo istinto. E il suo pennello. Questo è Sergio Davanzo che dipinge. I suoi soggetti sono vari, disparati. Molto vuole raccontare. I volti, le voci del passato e del presente, i luoghi che lo hanno visto iniziare il suo percorso di uomo e di artista. Il cane. La famiglia. Coloro che se ne sono andati, coloro che verranno. Una ruga sulla fronte. Il sibilo di un tornio in officina. Un caleidoscopio minimalista di immagini, momenti epifanici, che sergio trasporta su tela. Che, se necessario, trasporta, come è solito dire “nello spazio”. E sicuramente i titoli creativi e fantasiosi che Sergio Davanzo affianca ai dipinti, fanno parte di questo modo semiserio di vivere e concepire le proprie necessità. Deliziosi, spesso fortemente ironici, stupiscono, per poi lasciarti addosso una scia di riflessione, che ti stuzzica come l’aroma del rum nel gusto di un dolce appena sfornato. Di cui Sergio, provetto “chef de rangue”, ha scritto e realizzato la ricetta apposta per te.


postato da Sergio Davanzo - lunedì 12 luglio 2010 alle ore 20:00

Grandissima mostra scoperta grazie ad internet!


postato da Bassa - sabato 17 luglio 2010 alle ore 18:03

Vivissimi complimenti per la tua grande e sensibile attività artistica...sono diventata anche una tua "fan" in Fb.


postato da Isabel - domenica 18 luglio 2010 alle ore 18:07

Mi complimento con te per aver affrontato questa tematica ed averla espressa con i grigi.


postato da Vince - lunedì 19 luglio 2010 alle ore 12:26

Una mostra bellissima con una notevole performance "Live" da parte tua: Bravo!


postato da Director - giovedì 22 luglio 2010 alle ore 11:46

Formidabile svolgimento di un tema molto difficile da rappresentare in pittura.


postato da Profondità - sabato 24 luglio 2010 alle ore 11:53

Grandissima mostra personale esibita in un ambiente bellissimo!


postato da Puster - domenica 25 luglio 2010 alle ore 11:53

www.facebook.com/pages/Sergio-Davanzo-pittore/116372505041501#!/album.php


postato da Sergio Davanzo - giovedì 29 luglio 2010 alle ore 14:46

Una mostra che ha lasciato il segno aTrieste e provincia.


postato da Afro - martedì 03 agosto 2010 alle ore 20:03

L'attualità del tema trattato rende particolarmente interessante il tuo lavor artistico.


postato da Coj - venerdì 06 agosto 2010 alle ore 12:35

Bellissima mostra - grande!


postato da Rissa - domenica 08 agosto 2010 alle ore 12:43

Questa è stata una personale molto importante per te e per molte altre persone. Negli ambienti artistici che io frequento spesso capita di sentire citare questa personale come esempio da imitare.


postato da Mabo - sabato 14 agosto 2010 alle ore 19:44

Una grandissima mostra complimenti!


postato da July - venerdì 24 settembre 2010 alle ore 22:16

Veramente un grande mostra. Ho avuto occasione di vederla all'Università di Lubiana. BRAVO!


postato da Robi - martedì 16 novembre 2010 alle ore 12:03

Mostra di una serie "STRATOSFERICA"!!!


postato da Peck - domenica 21 novembre 2010 alle ore 14:18

Tema molto bello e sviluppo rimarchevole, Sergio.


postato da Kube - mercoledì 01 dicembre 2010 alle ore 17:56

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Tutte le opere di Sergio Davanzo

  • Calendario 2013
  • Ho dato fondo (parziale)
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  • Strada di Bagdad con mimosa
  • Manhattan vista dal Bronx
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  • Calendario 2010 Marzo
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  • Calendario 2010 Dicembre
  • Calendario 2010 (Lulu.com) http://www.lulu.com/product/calendario/2010-by-sergio-davanzo/5949551
  • AUGURI....& che s'inizi ad intravvedere...il positivo!
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